Opinione Letto 1199  |    Stampa articolo

Che Guevara, un eroe sinistro!

Azione Giovani Acri
Foto © Acri In Rete
Spietato e crudele. Responsabile del sistema di repressione di migliaia di dissidenti e oppositori. Ecco quel che non si sa, o non si vuol dire, di Che Guevara, compagno di lotta del dittatore comunista Fidel Castro e idolo di tanti pacifisti cattolici.Che Guevara materializza la variante castrista più irriducibile, severa, spietata e crudele. A mezza strada tra la violenza proto-bolscevica della Ceka e della GPU e la ferocia primordiale perpetrata nelle campagne cinesi del maoismo.
Un'inflessibile ideologia con il corredo di una raffinata metodologia di persecuzione fisica.
Egli è in linea pregiudiziale sempre "favorevole ai processi sommari" e di lui si ricorda l'ingiunzione perentoria ai ribelli venezuelani: "Prendete un fucile e sparate alla testa di ogni imperialista che abbia più di quindici anni".
Nell'anno della "liberazione" di Cuba che è il 1959, il Che viene convocato da Castro e il 7 settembre riceve l'incarico provvisorio di Procuratore militare. E' una convulsa ma intensa fase della nuova Cuba che ne prefigura i caratteri sociali e civili, che deve giudicare i collaborazionisti con il passato regime, processarli e soprattutto toglierli dalla circolazione. L'anno dopo, ai primi di gennaio, si apre a Cuba il primo "Campo di lavoro correzionale" (ossia di lavoro forzato). E' il Che che lo dispone preventivamente e lo organizza nella penisola di Guanaha. Trecento ottantuno prigionieri, arresisi alle truppe castriste sull'Escambray, vengono radunati, incarcerati a Loma de los Coches e tutti fucilati.
Marta Frayde, già rappresentante di Cuba all'Unesco e, dopo i primi anni, incarcerata, ha descritto le celle riservate ai "corrigendi": sei metri per cinque, ventidue brandine sovrapposte, in tutto quarantadue persone in una cella.
Le accuse nei Tribunali sommari rivolte ai controrivoluzionari vengono accuratamente selezionate e applicate con severità: religiosi, fra i quali l'Arcivescovo dell'Avana, Monsignor Jaime Ortega; adolescenti e bambini; omosessuali. La fortezza La Cabana di Santiago viene utilizzata come centro di smistamento. Il procuratore Guevara illustra a Fidel Castro e applica un "Piano generale del carcere", definendone anche la specializzazione. Vengono così organizzate le case di detenzione "Kilo 5,5" a Pinar del Rio. Esse contengono celle disciplinari definite "tostadoras", ossia tostapane, per il calore che emanavano. La prigione "Kilo 7" viene frettolosamente fatta sorgere a Camaguey: una rissa nata dalla condizioni atroci procurerà la morte di quaranta prigionieri. Il campo di concentramento La Cabanas ospita le "ratoneras", buchi di topi, per la loro angustia. La prigione Boniato comprende celle con le grate chiamate "tapiades", nelle quali il poeta Jorge Valls trascorrerà migliaia di giorni di prigione. Il carcere "Tres Racios de Oriente" include celle larghe un metro, alte un metro e ottanta centimetri e lunghe dieci metri, chiamate "gavetas". La prigione di Santiago "Nueva Vida" ospita cinquecento adolescenti. Quella "Palos", bambini di dieci anni; quella "Nueva Carceral de la Habana del Est", omosessuali dichiarati o sospettati. Ne parla il film su Reinaldo Arenas "Prima che sia notte", di Julian Schnabel uscito nel 2000.
Viene definito "il macellaio del carcere - mattatoio di La Cabana". Si oppone con forza alla proposta di sospendere le fucilazioni dei "criminali di guerra"., è l'autentico motore di una ideologia totalitaria e di una macchina penitenziaria statale.
La sua azione, esplicitamente ispirata ad una concezione coercitiva, impersona, come egli scrisse: "l'odio distruttivo che fa dell'uomo un'efficace, violenta, selettiva, fredda macchina per uccidere".

Massimo CAPRARA
Che Guevara sconosciuto
tratto da Il Timone, anno 4 (2002) luglio/agosto, n. 20, p. 18s.


L'"eroe" Guevara, idolo da magliette da bancarella e da confezioni di sigari, di democratico sembra aver ben poco, ma ancora oggi c'è chi, come la sinistra giovanile acrese, fa del suo nome un'icona di assoluta ed indiscutibile libertà e civiltà, proponendo battaglie e "lotte" sotto la sua bandiera.

PUBBLICATO 26/8/2006

© Riproduzione Riservata  E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di sue foto (© Acri In Rete) presenti in esso.

Ultime Notizie

Comunicato Stampa  |  LETTO 2365  
Comunicato Stampa Udeur.
Un Partito, quello dei Popolari Udeur, che è all'interno dell'Unione in particolare per l'attuazione del programma di governo, ed il suo ruolo e quello di recepire le molteplici istanze che arrivano ...
Leggi tutto

News  |  LETTO 2833  
3 Gennaio: omaggio a Giorgio Gaber.
Il 3 gennaio prossimo, a quattro anni dalla sua morte, Acri organizza un tributo a Giorgio Gaber.
Leggi tutto

Comunicato Stampa  |  LETTO 2366  
SS660, la Conferenza dei Servizi approva il progetto.
Il nuovo tracciato permetterà anche di rimuovere la spada di Damocle di una eventuale chiusura dell'arteria dovuta al peggioramento delle condizioni idrogeologiche della zona interessata dalla frana ...
Leggi tutto

Comunicato Stampa  |  LETTO 2287  
L’udc ha perso l’ultima occasione!
La verità è che chi si vede portar via il piatto da sotto il naso, se non ha forte spirito collettivo, si lascia facilmente andare al tanto peggio tanto meglio! Questo hanno deciso i consiglieri UDC ...
Leggi tutto

Foto Notizia  |  LETTO 2696  
Concerto di Natale.
Una piccola carrelata di foto del Concerto di Natale, tenutosi, a cura dell'Associazione Culturale Coro Polifonico San Giuseppe, nella Basilica del Beato Angelo il 25 dicembre.
Leggi tutto