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Operazione equipe: Feraudo (idv):

Roberto Saporito
Foto © Acri In Rete
"Il malaffare in Calabria non conosce limiti. Si e' speculato, per favorire assunzioni facili e clientelari, anche sulla legge regionale per l'assistenza ai disabili. Un fatto di una gravita' inaudita, non solo e non tanto per le dimensioni del fenomeno, ma perche' denota come molti pubblici amministratori si sono mossi e si muovono in Calabria."
Cosi' Maurizio Feraudo, capogruppo di Italia dei Valori alla Regione Calabria, commenta i risultati dell'operazione "Equipe" condotta dalla Guardia di Finanza e dalla Procura Regionale della Corte dei Conti della Calabria. "In Calabria - dice - la pratica dell' illegalita' e' ormai all'ordine del giorno e l'inchiesta della Procura della Corte dei Conti ne e' la dimostrazione. Non solo non e' stato garantito il servizio istituito dalla legge regionale n. 57/90 a favore dei disabili, ma, fatto gravissimo, la legge e' stata utilizzata, da parte degli amministratori locali, per assunzioni selvagge e per favorire ancora una volta gli amici e gli amici degli amici".
"La Magistratura - prosegue Feraudo - non solo contabile, deve andare in fondo ed accertare le precise responsabilita', sia degli amministratori che hanno applicato la legge in maniera distorta, sia di coloro che non avendone titolo, hanno beneficiato di un'assunzione a scapito di quanti ne avevano diritto". I Sindaci dei 35 Comuni interessati devono rendere pubblici i nomi delle persone che, pur non avendone titolo, sono state assunte in applicazione della Legge n. 57/90, cosi' da verificare se ad essere favoriti siano stati parenti e/o amici degli stessi amministratori locali".
"Aver speculato su una legge che avrebbe dovuto garantire un servizio a favore dei disabili, rende la vicenda ancora piu' mostruosa e di fronte ed essa l'opinione pubblica calabrese e i tanti disoccupati che, avendone titolo, sono stati scavalcati nelle assunzioni da coloro che avevano solo il merito di godere di un rapporto privilegiato con gli amministratori di turno, devono conoscere la verita'".
"Per quanto mi compete - conclude Feraudo - oltre ad attivare tutti gli strumenti che mi sono consentiti affinche' emergano le responsabilita' amministrative di coloro che hanno beneficiato di questa vergognosa speculazione, come primo atto chiedero' ai Sindaci dei Comuni coinvolti l'elenco di quanti oggi si ritrovano ad essere assunti a tempo indeterminato senza averne titolo".

PUBBLICATO 20/10/2006

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