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Bilancio di previsione ok. Nessun aumento ma quattro fasce per il servizio mensa.

Roberto Saporito
Foto © Acri In Rete
Nessun aumento dei tributi, lotta alla evasione, lievi ritocchi ad alcuni servizi comunali, intercettare i fondi regionali e Por attraverso progetti seri e credibili. Sono gli aspetti più rilevanti del bilancio di previsione giunto in aula consiliare per la discussione e l'approvazione. Alla fine l'importante strumento finanziario ha avuto il via libera da Udc, Pdl e Psi. Contrari Pd e IdV.
L'assessore al bilancio, Vigliaturo, dapprima ha sottolineato il momento difficile e la diminuzione dei trasferimenti statali pari a circa settecentomila euro, poi ha annunciato le azioni che ha in programma l'amministrazione comunale. Con soddisfazione, Vigliaturo, ha anche rimarcato il fatto che il comune ha garantito il patto di stabilità e gli equilibri di bilancio e che non saranno aumentate le tariffe Tarsu, servizio idrico e fognario e Ici. Novità, invece, sul servizio mensa scolastico che dal prossimo anno sarà regolato da quattro fasce in base al reddito Isee. Il costo maggiore del ticket, comunque, non supererà i due euro e mezzo.
All'assessore Cerlino è toccato il compito di illustrare il programma delle opere pubbliche e degli investimenti. Bonifica delle frane di Serricella e di Chimento, realizzazione di alcune piazze, adeguamento degli edifici pubblici, delle scuole e delle reti fognarie e dei depuratori, sono tra gli obiettivi della giunta Trematerra. Importanti misure previste anche nel campo dei servizi sociali. L'opposizione è fortemente critica. Per Minisci (IdV) e Bonacci (Pd) si tratta "solo di ordinaria amministrazione e di pochi risultati positivi ottenuti in tredici mesi di governo."
Ma Bonacci incalza; "potrebbero esserci forti rischi per le casse comunali" mentre l'esponente IdV propone; "trasferiamo il nostro gettone di presenza e quelle delle commissioni, nel capitolo della cultura."
Ad inizio di seduta sono stati approvati all'unanimità due ordini del giorno presentati dal sindaco Trematerra, contro il trasferimento dei ministeri al nord e da Pino Capalbo (Pd), sul reddito minimo garantito per i disoccupati.

PUBBLICATO 29/06/2011

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