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Sorical: “eccessivo allarmismo sulla quantità di floruri nelle acque”

Foto © Acri In Rete
Ufficio stampa - SORICAL
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E’ con una recente nota stampa che la Sorical, azienda già nell’occhio del ciclone per le vicissitudini legate alla crisi idrica che imperversa tu tutto il territorio calabrese ormai da mesi, puntualizza alcuni aspetti che in questi giorni sono stati oggetto di fraintendimenti e speculazioni da parte di molti. Si apprende infatti nel comunicato rilasciato agli organi di stampa che:  “La Sorical aveva chiesto la deroga alla Regione per consentire un maggiore approvvigionamento idrico ai Comuni alimentati dello schema idrico Sila Greca (San Cosmo Albanese, San Demetrio Corone, Santa Sofia d’Epiro, Vaccarizzo Albanese, San Giorgio albanese, Acri, Bisignano, Luzzi e Rose), in carenza idrica a seguito del forte calo dei deflussi captati dalla opera di presa sul fiume Trionto, posta a circa 1200 metri di altitudine, nel Comune di Longobucco, in località Difeselle, e potabilizzati in un impianto ad hoc”. Questo impianto a regime capta e processa 100 litri al secondo, “nel periodo estivo, a partire dal mese di giugno, si registra una riduzione che quest’anno ha toccato circa 25 litri al secondo”.
Prima della concessione della deroga, “sono stati attivati due pozzi realizzati sulla sponda destra del fiume nelle prossimità dell’opera di presa, più due pozzi alla romana proprio allo scopo di fronteggiare il naturale calo stagionale dei deflussi captabili e disponibili per l’impianto di potabilizzazione. Tale integrazione di emergenza, che rende disponibili ulteriori circa 20 l/s aggiuntivi rispetto a quanto derivato dal corso d’acqua, per un totale di circa 45 l/s, risulterebbero sufficienti per la parte alta dello schema acquedottistico della Sila Greca, atteso che, come ogni anno, sono stati messi in esercizio tre pozzi lungo il fiume Mucone che garantiscono l’approvvigionamento idropotabile ai comuni di Bisignano, Luzzi e Rose ubicati nella parte bassa dello schema”.
Quindi, “la concentrazione di fluoruri rilevata nell’acqua dei pozzi, nell’ipotesi di un utilizzo simultaneo degli stessi e della portata derivata dal fiume, determina una concentrazione dell’effluente trattato lievemente superiore al limite normativo”. Per cui, “come confermato dal Ministero della Salute, con tale concentrazione di fluoruri si sconsiglia un consumo regolare per i bambini e quelle persone sottoposte a dieta alimentare”.

PUBBLICATO 18/08/2017 | © Riproduzione Riservata





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