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La questione ospedale in consiglio comunale. Intanto sono 7 anni, che si parla di risonanza magnetica

Foto © Acri In Rete
Roberto Saporito
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C’è un malato cronico e ciò rappresenta un paradosso in quanto si tratta dell’ospedale Beato Angelo. Decreti, promesse, annunci di nuovi servizi e nuovo personale, visite di politici e Commissari. La realtà è che il nosocomio vive una situazione difficile. Il presidio sanitario è in difficoltà per garantire assistenza e sicurezza e quei pochi medici ed infermieri presenti, fanno il possibile.
La struttura, fino a qualche anno fa, era punto di riferimento di un vasto e difficile (dal punto di vista orografico) territorio.
Da qualche settimana il Day Hospital, attivo dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 14, è sospeso per mancanza di personale. Pare che quest’ultimo (medici ed infermieri) sia stato trasferito laddove ce ne è più bisogno.
I pazienti sono stati dislocati presso l’ospedale di Rossano, a circa un’ora di viaggio, con palesi enormi disagi.  Situazione difficile anche a chirurgia. Sempre a causa della mancanza di personale, gli interventi programmati, che vengono effettuati un paio di giorni alla settimana, sono sospesi dall’1 al 20 agosto.
Chi era prenotato per essere sottoposto ad un intervento chirurgico, dovrà ora rivolgersi agli ospedali di Cosenza o Castrovillari. Comune ed Asp sono al lavoro ma pare che non sia affatto facile reperire personale da utilizzare al Beato Angelo, soprattutto in questo periodo in cui molti sono in ferie.
Una situazione che si registra anche in altre strutture della Provincia. Sono sette anni che a cittadini ed utenti viene promessa la risonanza magnetica.
I lavori dei locali che dovranno ospitarla sarebbero in via di ultimazione ma oltre duemila giorni sono davvero troppi.
Mercoledì prossimo, dalle 16, la questione ospedale sarà affrontata in Consiglio Comunale grazie alla richiesta avanzata dai sei consiglieri di opposizione ed in particolare dal consigliere Mario Bonacci.
Dall’altra parte ci sarà la maggioranza guidata dal sindaco Pino Capalbo che in passato si è reso protagonista di iniziative, presso gli organi preposti, al fine di tutelare il presidio.

PUBBLICATO 22/08/2017 | © Riproduzione Riservata





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