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Acri, il "deserto" di una domenica mattina

Foto © Acri In Rete
Camillo Forte
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Domeica mattina, vista la bella giornata, mi avvio a piedi da Via Roma, via Pertini, Piazza Sprovieri, compro il giornale e rifaccio lo stesso percorso, pochissime le persone incontrate una decina, un solo bambino con i genitori .
Ma dove sono i cittadini adulti, dove sono i ragazzi, dove sono i bambini? forse tutti fuori per il fine settimana?
Ma conoscendo le abitudini degli acresi non sono fuori per il fine settimana, allora ritengo che quasi tutti siano a casa al caldo delle case o del caminetto, caldo a volte forse eccessivo.
Una riflessione che mi permetto di partecipare, perchè si rimane nel CHIUSO delle case? Per fare cosa, mi riferisco in particolare ai ragazzi: studiare, occuparsi di un hobby, leggere; da testimonianze raccolte le occupazioni principali sono play station, telefonini, televisione.
Non sarebbe più opportuno consigliare ai ragazzi di uscire, e portare i bambini fuori a passeggio.
Tutto questo sarebbe più salutare, più OSSIGENO. Nelle case calde e molto chiuse l'ossigeno puro scarseggia, così come scarseggia nelle auto per portarli e riprenderli dalle scuole.
Approfittiamo allora delle giornate come l'odierna per una tregua dalle abitudini poco consigliate, più ossigeno, più socialità.
La poca presenza odierna è molto diffusa.

PUBBLICATO 29/01/2018 | © Riproduzione Riservata





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