Opinione. Spesso il potere ci fa odiare le persone oneste ed amare i farabutti
Roberto Saporito
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E’ proprio vero, come affermava Malcon X, spesso il potere ci fa odiare le persone oneste e ci fa amare i farabutti.
Con il presente scritto, vorrei, in sostanza, chiedere scusa a due professionisti per le gravi parole utilizzate dal sottoscritto in un articolo pubblicato il 16 marzo 2014 su Acri In Rete (clicca qui). In pratica successe questo; all’indomani delle elezioni comunali del giungo 2013, che consegnarono il Comune di Acri alla coalizione delle liste civiche guidate da Nicola Tenuta, seguirono accese contrapposizioni fra la nuova Amministrazione e i partiti usciti sconfitti dalla competizione, in modo particolare con Udc e Ventoliani. In qualità di cronista, mi spinsi, erroneamente, a fare delle valutazioni non solo politiche ma anche personali. In data 16 marzo 2014, venne pubblicato un articolo, da me firmato, dal titolo “Un’altra Acri è possibile. Certo, ogni terra ed ogni epoca ha la sua peste ed i suoi untori”. Si trattava di uno scritto carico di pesantissimi giudizi nei confronti di alcuni assessori della giunta Tenuta e al quale parteciparono anche altre persone dandomi delle dritte. Mi pentii quasi subito, non è mai stato mio costume agire in questo modo né tantomeno mi piace denigrare ed insultare le persone. Mi resi conto della enormità della mia sciagurata sottoscrizione di un articolo non uscito solo dalla mia mente ma che con troppa superficialità avallai con la mia firma diventando strumento di qualcuno che intendeva colpire persone che io conoscevo appena. A distanza di qualche mese dalla pubblicazione di quell’ articolo, cominciai a frequentare, per motivi professionali, gli assessori della giunta Tenuta e con grande imbarazzo e costernazione, ogni giorno di più, mi rendevo conto che avevo a che fare con persone dignitose, serie ed oneste che dedicavano il loro tempo alla collettività con passione, diligenza e competenza, ottenendo anche concreti risultati in campo amministrativo. Intanto per quell’articolo due assessori, Pasquale Benvenuto e Salvatore Ferraro sporsero querela nei miei confronti. In effetti erano le due persone che qualcuno intendeva colpire più delle altre, soprattutto il Ferraro, intorno al quale vennero create delle calunnie indimostrate e indimostrabili, una in particolare, quella secondo la quale lui, che aveva lavorato nella Commissione Invalidi Civili di Acri, avrebbe favorito l’assegnazione di pensioni facendosi elargire laute ricompense. Approfondii personalmente come il dottor Ferraro aveva operato nella Commissione suddetta dal 1991, anno in cui furono attivate le commissioni, e con un suo collega combattè il malaffare che ruotava intorno a quell’ambiente, ricevendo anche minacce e attentati. Purtroppo nel momento in cui stavamo portando a termine il componimento bonario della querela fra il sottoscritto e i due medici, ex assessori, Ferraro e Benvenuto, quest’ultimo si ammalò gravemente e in breve tempo venne a mancare, portandosi dietro il malumore di non aver visto lavata la sua onorabilità quando ancora era in vita. E’ proprio a tale proposito che adesso, con questo mio scritto voglio ricordarne le notevoli qualità di uomo di specchiata onestà e di professionista, a cui anche la mia famiglia si rivolse spesso, che ha dedicato al prossimo con passione e spirito di servizio le sue profonde conoscenze mediche. Chiedo scusa ai familiari del dottor Benvenuto per quel mio avventato articolo che non corrispondeva assolutamente alla realtà dei fatti ed al mio pensiero e giudizio sulla persona, sicuro che non ha potuto scalfire minimamente la sua onorabilità e la grande considerazione che ne hanno sempre avuto tutti i suoi conoscenti e amici. |
PUBBLICATO 11/03/2018 | © Riproduzione Riservata

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