OPINIONE Letto 4547  |    Stampa articolo

In nome del popolo sovrano

Foto © Acri In Rete
Franco Bifano
condividi su Facebook


In questo oceano di opinioni che si è riversato in queste ore sulla rete e sui mezzi di informazione, sono consapevole che aggiungerne un’altra è rischioso quanto complicato. Rischioso, perché la questione è molto delicata in quanto coinvolge la massima carica dello Stato; complicato, perché oramai è diventata una questione di tifoserie e a seconda di quello che si sostiene si è inevitabilmente catalogati tra i sostenitori di Mattarella o tra i suoi detrattori.
Come al solito, facciamo le cose “all’italiana” con due fazioni contrapposte (che allegria!).
Visto come stanno andando le cose, non credo sia consigliabile avventurarsi in interpretazioni della Carta Costituzionale. Anche avendone le competenze (e non le ho) in fondo non ne vale la pena, considerato che quelli “titolati” hanno, come si è visto, pareri contrastanti con il rischio quindi di finire anche loro nel calderone dei tifosi di cui sopra, con buona pace di tutti.
E allora? Non rimane che mettere insieme i fatti e vedere quello che viene fuori.
Proviamo:
- Il Presidente Mattarella, non concedendo la nomina un Ministro indicato dal Presidente incaricato, ha preso una decisione che nessuno prima di lui aveva mai preso, non vi sono dunque precedenti. E’ un fatto.
- Non ha consentito, di fatto, ad un Governo che aveva dimostrato di avere la maggioranza in Parlamento – oltre che nel Paese - di nascere.


- Ha dato, con velocità vicina a quella della luce, un nuovo mandato esplorativo, trovando immediata disponibilità in un interlocutore che non è sembrato affatto sorpreso, tutt’altro. Un altro fatto.


- Consente a breve la nascita di un (singolare) Governo, pur consapevole che non avrà la maggioranza né nel Paese, né tantomeno in Parlamento. Ancora un fatto.

Questi fatti decisivi che lo hanno visto protagonista, rientravano nelle prerogative del Presidente Mattarella? Come dicevo, non sta me dirlo. Rilevo però quali sono state e quali saranno le conseguenze di queste decisioni.
17 milioni di Italiani - oltre il 60 % dei votanti- vedono disattese le aspettative, per anni coltivate, di un cambiamento delle politiche nazionali; vedono vanificati gli sforzi di mettere insieme, sia pure con sensibilità e motivazioni diverse, una squadra di Governo che avesse il compito di realizzare quel Contratto di legislatura faticosamente sottoscritto e successivamente “ratificato” dagli elettori dei due schieramenti. Questi cittadini scoprono che la sovranità popolare, sancita dalla Costituzione, trova nell’interpretazione della stessa barriere invalicabili, acquisendo la consapevolezza che il loro voto non è servito a nulla.
Adesso tutti a chiedersi cosa succederà. Francamente non credo sia questo il punto su cui riflettere, anche perché la strada sembra ormai inevitabilmente tracciata. Ritengo più interessante e costruttivo interrogarsi su quanto è successo, per esempio, sullo spread che si impenna “a comando”; sui veti veri o presunti; sull’inquietezza degli Stati Europei, sui giornali tedeschi che, come cani da guardia ci “ringhiano” contro; sull’opportunità creata della nascita di un nuovo Governo, depotenziata e azzerata dal Presidente. Senza dimenticare il peccato originario, la legge elettorale, allo stato non potrà essere ancora cancellato
Siamo sicuri che tutto questo sia avvenuto davvero in nome del popolo sovrano e dei suoi interessi?

PUBBLICATO 29/05/2018 | © Riproduzione Riservata





Ultime Notizie

EDITORIALE  |  LETTO 1092  
Grazie Sinistra Italiana
In poche righe faremo notare e, smonteremo, le incongruenze, le contraddizioni e le inesattezze di Sinistra Italiana. Solo perché abbiamo pubblicato indiscrezioni e anticipazioni, che lo stesso partit ...
Leggi tutto

NEWS  |  LETTO 861  
Sorpassometro di Acquappesa illegittimo?
Dopo quella degli autovelox, risultati illegittimi perché non omologati e perché installati su strade prive di banchina, un’altra mannaia si sta abbattendo sugli automobilisti, questa volta su quelli ...
Leggi tutto

COMUNICATO STAMPA  |  LETTO 497  
Abbiamo incontrato il sindaco Capalbo ma non abbiamo avanzato nessuna richiesta
In riferimento all’articolo pubblicato in data 28 ottobre 2025 dal quotidiano di informazione on-line Acri in Rete, il partito di Sinistra Italiana–Sezione di Acri ritiene doveroso fare alcune precisa ...
Leggi tutto

OPINIONE  |  LETTO 2186  
L'albero potato
Ieri è stato il mio primo giorno ad Acri e che non potesse essere un ritorno felice al passato era prevedibile. È un pensiero che avevo portato con me, gli ho fatto spazio senza averne piacere in vali ...
Leggi tutto

POLITICA  |  LETTO 1876  
Il sindaco Capalbo strizza l'occhio a Sinistra Italiana. Verso un nuovo rimpasto di giunta?
Nella maggioranza di centro sinistra destra il voto regionale è stato archiviato dopo attente analisi e qualche recriminazione. Ora l’attenzione è rivolta alle comunali del 2027. Mentre il centro des ...
Leggi tutto