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Qual è la verità su via Niccolò Copernico?

Foto © Acri In Rete
Libera Associazione Cittadini Acresi
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In data 25 giugno 2018, con prot. n. 537, la SORICAL ha trasmesso una comunicazione al comune di Acri, e a tutti gli Enti interessati (9 comuni, prefetto di Cosenza e dipartimento LLPP della regione Calabria), per il rinvenimento sull'acquedotto regionale “Sila Greca" di una rottura della condotta in località Serra di Buda nel Comune di Acri.
Nella nota, (clicca qui per leggere,ndr) si fa rilevare che la “riparazione si presenta estremamente complessa e difficile” poiché “La condotta idrica trovasi infatti ad una profondità di oltre 12 m, a causa della presenza di terreno di riporto scaricato, da parte di ignoti, lungo la fascia di esproprio e nelle adiacenze della stessa” sotto una scarpata “il cui fronte è alto oltre 10 m sulla cui sommità trovasi un giardino privato ed una abitazione”.
La condotta idrica rotta, quindi, è ubicata in loc. Serra di Buda, per la precisione in via Niccolò Copernico, sulla quale è stato scaricato da “ignoti” (Ignoto?) abusivamente e colpevolmente una notevole mole di terreno, in violazione delle normative vigenti. Per i suddetti lavori di scavo e sbancamento del terreno di riporto, sono occorsi diversi giorni per rinvenire la condotta rotta, con interruzione di erogazione d’acqua e conseguenti disagi alla popolazione.
La domanda che poniamo alla SORICAL e al comune di Acri è la seguente: a quanto ammonta il danno economico che questi “ignoti” hanno provocato? Come cittadini, non ci sembra giusto che un danno di tali proporzioni, debba pesare sulla collettività, anche in considerazione del fatto che ampie zone del territorio comunale soffrono la penuria d’acqua per buona parte dell’anno.
Nella comunicazione “Si fa presente – sottolinea la SORICAL - che tale incresciosa situazione si era già presentata nel novembre 2014, quando gli Uffici della So.Ri.Cal. s.p.a. si trovarono di fronte ad una condizione difficilissima, con la tubazione rinvenuta a profondità oltre 10 m, anziché i canonici 1.8-2.0 m (profondità di posa per tutte le condotte regionali). In quel caso i lavori si protrassero per oltre 2 giorni e venne anche avviata una indagine da parte della Legione dei Carabinieri di Acri”. Anche in quell’occasione molti cittadini sono rimasti a “secco”!
Constatiamo quindi che il disservizio si è già presentato, ed in quell’occasione è stata coinvolta la locale stazione dei Carabinieri.
Ci chiediamo quante altre volte dovrà rompersi questa condotta affinché si risolva definitivamente il problema? Ed inoltre, quali sono state le conclusioni delle indagini, sempre che siamo state eseguite, dopo la denuncia della Sorical?
Si potrebbe configurare anche il reato per interruzione di pubblico servizio a carico dei/l responsabili/e.
Attendiamo fiduciosi che venga fuori tutta la verità su chi ha causato questo danno di grosse proporzioni, arrecando notevoli disagi ai cittadini di Acri e comuni limitrofi, i quali potrebbero voler farsi riconoscere un risarcimento del danno esistenziale arrecato.
Chiediamo, pertanto, alle autorità preposte, che si faccia piena luce sulla rottura della condotta idrica di via Niccolò Copernico, con l’identificazione di tutti i responsabili.

PUBBLICATO 14/08/2018 | © Riproduzione Riservata





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