COMUNICATO STAMPA Letto 6250  |    Stampa articolo

Ospedale. Questa amministrazione continua ad impegnarsi al massimo

Foto © Acri In Rete
Fausto Sposato
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Per l’ennesima volta prendiamo atto che qualcuno, celandosi dietro sigle sindacali, continua a fornire alla popolazione di Acri notizie false sull’ospedale strumentalizzando fatti e cose.
Ci fa piacere che anche la CGIL ha preso le distanze da chi, in questi mesi, ha remato contro la rinascita del nosocomio acrese.
Questa amministrazione continua ad impegnarsi al massimo per risollevare le sorti dell’ospedale che fino a qualche anno fa era in uno stato comatoso.
Prova ne sono l’apertura dell’ambulatorio di oncologia, la ripresa delle attività chirurgiche con interventi sospesi da anni, l’avvio della risonanza magnetica solo per citarne alcuni.
Molto probabilmente chi vuole fare credere il contrario gettando fumo negli occhi e spostando l’attenzione su elementi diversi non vive la realtà sanitaria locale o, peggio ancora, è animato da un odio viscerale verso questa amministrazione tale da non rendersi conto di quanto sia ridicolo agli occhi dell’opinione pubblica che coscientemente prende atto dei risultati raggiunti finora in così breve tempo.
Sono state fornite centinaia di prestazioni oncologiche (oltre seicento) a pazienti che, altrimenti si sarebbero dovuti recare altrove per follow up oncologici, per non parlare delle patologie tumorali individuate in tempo a pazienti che possono guardare al futuro con più serenità.
Sono state eseguite decine di esami di risonanza magnetica per un ritorno di decine di migliaia di euro nelle casse della azienda sanitaria e che sono stati sottratti alla sanità privata.
Sono stati operati decine di cittadini presso il reparto di chirurgia con esiti positivi. È un ospedale protetto quello di Acri visto che è attiva per 24 ore la guardia anestesiologica.
È stato completato l’organico del pronto soccorso punto dolente degli anni passati. È stata inoltrata richiesta di apparecchiature elettromedicali obsolete o mancanti per un importo totale di euro cinquecentomila.
Si sta procedendo ad una riorganizzazione delle attività e dei servizi con conseguente ricollocazione del personale poiché tutte queste attività vanno sostenute.
In questi giorni si è tenuta una riunione tecnica per l’inizio dei lavori per lo spostamento del laboratorio analisi e della sala prelievi al primo piano che è propedeutico allo spostamento della direzione sanitaria nei locali ex laboratorio e per l’ampliamento della dialisi funzionale all’attivazione di altri quattro posti reni per come previsto nell’atto aziendale. È stata firmata la convenzione con l’ente Calabria Verde per l’utilizzo del personale amministrativo da ricollocare nei centri cup.
E’ evidente che chi scrive lo fa senza cognizione di causa o per interessi personali puntando a screditare l’operato di questa amministrazione ma anche di tutti gli operatori che lavorano con professionalità e per il bene comune.
Il cambiamento è utile se viene sostenuto da tutti perché la salute è bene comune e questa amministrazione sarà sempre al fianco dei cittadini ogni qualvolta ne verrà richiesta la presenza e la spinta.
È bene che questi soggetti capiscano che la musica è cambiata e che non si faranno sconti a nessuno per il bene del territorio.
A questi amanti della provocazione e della propria poltrona va detto che difenderemo il territorio, difenderemo i presidi, valorizzeremo le professionalità e gestiremo al meglio le risorse a disposizione al fine di dare concrete risposte al territorio.
Che l’ospedale di Acri abbia vissuto momenti gloriosi è innegabile ma che i bisogni dei cittadini e del territorio siano cambiati è altrettanto innegabile.
Allora riteniamo sia tempo di raccontare la verità dei fatti, senza strumentalizzazioni che allontanano i cittadini dalla verità e creano destabilizzazione ad un sistema che sta cercando di ripartire nonostante le evidenti resistenze interne.
Certo la strada è ancora lunga e siamo consapevoli che bisogna essere vigili affinché tutto possa essere completato, come più volte abbiamo ribadito, tant’è che abbiamo chiesto al Direttore Generale la disponibilità ad un incontro pubblico con la città di Acri.
Rimane quello che abbiamo sempre detto: che siamo dalla parte dei cittadini a garanzia del diritto alla salute e che saremo i primi a scendere in piazza, al loro fianco ed in prima fila, qualora quanto riportato nell’atto aziendale non si dovesse realizzare.
È passato un anno e riteniamo di avere dato risposte importanti al territorio pur riconoscendo le difficoltà e le lungaggini del pianeta sanità.
A chi invece riteneva che tutto si sarebbe risolto in pochi mesi abbiamo risposto con i fatti ma ancor di più con l’impegno preso con i cittadini di Acri che oggi vedono un ospedale diverso e migliore di qualche anno fa.
Continueremo a lavorare perché noi, al contrario di altri, abbiamo l’obiettivo del bene comune e non del proprio bieco interesse.

PUBBLICATO 02/10/2018 | © Riproduzione Riservata



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