OPINIONE Letto 4786  |    Stampa articolo

Soddisfazioni

Foto © Acri In Rete
Franco Bifano
condividi su Facebook


Sono giornate queste di grande fermento nella politica locale. Cambiano gli assetti nella maggioranza che guida il Comune.
Nella stessa infatti si registrano movimenti sia in uscita che in entrata. Ad esserne ormai fuori, non senza polemiche, (leggi qui) i consiglieri Caiaro e Intrieri.
Mentre in procinto di entrare a far parte dell’esecutivo è il Prof. Bonacci rappresentate di Articolo Uno, (leggi qui) partito che le urne avevano collocato all’opposizione.
Questo “avvicendamento” all’apparenza sembrerebbe una notizia clamorosa, per molti certamente lo è.
Non sorprende invece chi ha seguito le dinamiche della politica fin dal momento dall’insediamento della nuova Amministrazione.
Già da tempo, infatti, anche in Consiglio Comunale erano in corso stilettate pungenti tra l’ing. Intrieri e il prof. Bonacci.
Segnali eloquenti, insieme a quelli di apertura fatti dal Sindaco all’opposizione, che lasciavano intuire un possibile epilogo del genere.
Stoccate insidiose, che avevo già segnalato in un precedente articolo rivelatosi sin nel titolo “Scintille”, premonitore (leggi qui). Trovo adesso sorprendente che le cosiddette “convergenze a sinistra” vengano considerate una novità.
Possono, semmai, destare sconcerto per alcuni, ma certamente non possono rappresentare una sorpresa. Chi vuol far credere il contrario, cazzeggia.
Naturalmente, sullo spinoso argomento non sono mancate le prese di posizione, espresse, come si può leggere, anche su questo giornale.
Tuttavia, al momento, non si evidenzia nessuna dichiarazione da parte del prof. Bonacci, protagonista principale di questa convergenza.
Forse perché Bonacci, da politico navigato, sa bene quali siano i tempi della politica, ed è consapevole che il silenzio a volte può essere un elemento prezioso.
Resta comunque da capire se i suoi elettori siano, come gli iscritti al partito, in linea con la decisione assunta.
Certamente Il professore conosce come siamo fatti gli acresi, sa dunque che da noi le polemiche, anche le più aspre, hanno un effetto fiammifero.
Si infiammano subito, ma alla fine hanno la stessa durata che può avere un rapporto occasionale con una avvenente sconosciuta, intenso ma breve! In altre parole, all’occorrenza, bisognerà avere solo un po’ di pazienza, e aspettare che inevitabilmente tutto scorra.
“Calati juncu ca passa la china”
dicono in Sicilia. Piegati giunco che passa la piena.
Del resto basta guadare quello che è successo con il dissesto. Inizialmente si è fatto fuoco e fiamme, oggi, nonostante le pesanti conseguenze, è già stato metabolizzato.
A proposito di dissesto, pare che nell’anno 2005 pur avendo il Comune un debito di ben 17 milioni di euro, l’Amministrazione all’epoca non ritenne (al netto della diversa funzione che nel tempo ha assunto la Corte dei Conti) di doverlo dichiarare. Paradossalmente, nel 2016 fu invece dichiarato per “soli” 10 milioni di euro circa.
Una cosa comunque è certa, oggi bisogna onorare più di un mutuo per una cifra che va ben oltre i 16 milioni di euro.
Fardello questo, che grava fin dal 2014 sulle spalle di noi cittadini.
Considerato che le ultime rate scadranno l’anno 2044, vuol dire che questo conto salato lo pagheremo non solo noi, ma anche i nostri figli!
In fondo, non sono anche queste soddisfazioni?

PUBBLICATO 14/02/2019 | © Riproduzione Riservata





Ultime Notizie

COMUNICATO STAMPA  |  LETTO 1497  
Lions Club Acri, Giacomo Fuscaldo è il nuovo presidente
Nella serata di domenica 6 luglio presso il Ristorante  cittadino “La Veranda”, il Club Lions di Acri ha effettuato il tradizionale “Passaggio della Campana” anno sociale 2025/2026, il consueto cambio ...
Leggi tutto

NEWS  |  LETTO 1342  
Premiata la Società Eredi Zanfini Salvatore
Nel cuore di Roma, a pochi passi da Piazza del Popolo, mercoledi 25 giugno l’Associazione Nazionale Autotrasporto Viaggiatori (ANAV) e PROMOBUS hanno organizzato la consegna dei premi della quarta edi ...
Leggi tutto

OPINIONE  |  LETTO 929  
Amministrazione pubblica e politica: tra distanza e disincanto
In uno scenario urbano in cui le contraddizioni si fanno sempre più evidenti, Acri si trova a fare  i conti con un paradosso che coinvolge progetti ambiziosi e, al tempo stesso, un degrado che avanza ...
Leggi tutto

OPINIONE  |  LETTO 969  
Privilegi che incidono: l'ombra degli interessi particolari
Come anticipato nel nostro articolo precedente,  approfondiremo il tema degli inquilini del privilegio; figure spesso invisibili, eppure centrali nella perpetuazione di dinamiche di potere e diseguagl ...
Leggi tutto

OPINIONE  |  LETTO 1052  
Progetti straordinari, degrado ordinario
Come Comitato dei Beni Comuni di Acri, sentiamo la responsabilità di avviare un confronto pubblico sulle dinamiche che stanno trasformando profondamente la vita cittadina. Dopo un percorso di dialogo ...
Leggi tutto