Libertà di stampa e corretta informazione
Gianluca Garotto
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L’acceso dibattito politico di questi giorni ha coinvolto anche i media e la stampa locale, tra cui Acri in Rete, la testata giornalistica di cui sono editore da 15 anni, che ha sempre svolto libera informazione, nonostante gli ostacoli di diversa natura che negli anni ha dovuto schivare.
Uno degli ostacoli principali ha riguardato la credibilità dello stesso sito che alcuni giornalisti (i quali affermavano di preferire la carta stampata) hanno messo in dubbio prima che diventasse una testata giornalistica, salvo poi creare una testata giornalistica propria. Ben vengano i ripensamenti e le marce indietro. Chi mi conosce sa che sono avvezzo alle critiche, ma odio le infime insinuazioni di chi cerca di mettere in dubbio il lavoro del sottoscritto e dell'intera redazione di Acri in Rete. Non abbiamo mai svolto informazione di parte, le gratificazioni ed i messaggi dei numerosi lettori lo confermano, ma siamo stati, e saremo sempre, disposti a pubblicare articoli e comunicati di chicchessia, per cui anche quelli provenienti dall'amministrazione comunale, dopo averli accuratamente vagliati. Si può questo definire un meccanismo perverso? Perversa mi sembra la volontà di volerci screditare con insinuazioni inopportune, infondate, di basso livello, che di certo non ci impediranno di continuare a svolgere al meglio il nostro lavoro. Purtroppo spesso la collera annebbia la capacità di raziocinio, ma ciò non giustifica il modo in cui si cerca di infangare chi fa informazione da tanti anni. Non sono abituato a questo genere di bassezze, a ricevere critiche gratuite e ingiustificate e sopratutto preferisco affrontare le divergenze di opinioni personalmente, ma dato che è diventata prassi sfogarsi sui social ho ritenuto doveroso dire la mia. |
PUBBLICATO 05/04/2019 | © Riproduzione Riservata
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