Ecodistretto. Restano in lizza Acri e Castrovillari
Roberto Saporito
Stamattina si è tenuto un incontro fiume sull’Ecodistretto. Alla fine sono restati in lizza solo i Comuni di Acri e Castrovillari.
Ora i tecnici dovranno valutare quale dei due siti ha i requisiti migliori. All’incontro, a cui hanno partecipato tutti gli amministratori dei 150 Comuni della Provincia, è intervenuto anche il sindaco Pino Capalbo il quale è stato molto chiaro; “solo quando il nostro sito sarà ritenuto idoneo provvederemo ad attivare tutte le procedure richieste tra cui delibera di consiglio comunale, incontri con cittadini, associazioni, forze sindacali e politiche ed eventualmente anche il referendum. Insomma, la comunità sarà coinvolta e saprà tutto prima di prendere decisioni.” Ricordiamo che lo studio per la realizzazione dell’Ecodistretto è stato effettuato, per conto della Regione, dalla società Martino Associati. Come punto di partenza per la identificazione degli impatti viene utilizzata una lista di controllo qualitativa di tipo generale consistente in un elenco di voci come indice ragionato dei possibili effetti ambientali accorpate in tematiche fondamentali. Ad ogni fattore di possibile impatto è stata assegnata una magnitudo da 0 a 10. La magnitudo 10 corrisponde al massimo impatto sul fattore, mentre lo 0 corrisponde all’assenza dell’impatto sul fattore. Ne deriva, quindi, un risultato finale in cui le migliori localizzazioni sono quelle con punteggio finale minore, ossia che hanno minor impatto sulle componenti analizzate. L’area presa in analisi, località Chianette, dista circa 1400 metri dal centro abitato, circa 21 km dall’uscita dell’autostrada ed a 785 m s.l.m. Descrizione dei fattori e punteggio; distanza dal centro abitato (punti 8), distanza da abitazioni sparse inferiore a 500 mt (5), posizione geografica rispetto alla città di Cosenza, considerata il baricentro dell'ATO 1 (2,5), viabilità (5), caratteristiche geomorfologiche (2,5), sito in area agricola (8), area riqualificata (5), distanza inferiore a 1000 da un'area interessata da boschi e foreste (5), distanza compresa tra 1000 e 5000 metri da un'area interessata dalla fascia di rispetto dei 150 metri dai fiumi (2,5), morfologia del luogo che lo rende poco visibile (3,5), area in frana (10), distanza da aree esondabili compresa tra i 1000 e i 5000 metri (6), costi per la messa in sicurezza relativa al rischio frane (5), distanza dal metanodotto compresa tra i 5 e i 10 km (1,25), distanza autostrada A2 (5). Nella foto allegata gli altri siti considerati favorevoli con relativo punteggio; Roggiano Gravina, Santa Caterina Albanese (Area adiacente al depuratore), San Marco Argentano, Santa Caterina Albanese (Piana fiume Esaro), Torano Castello (Zona Industriale), Montalto Uffugo (Zona Industriale), Rende – Castiglione, Torano Castello (Pianoro), Torano Castello (Piana del Torrente Turbolo), Montalto Uffugo (Piana di San Francesco), Montalto Uffugo (Santa Maria di Settimo), Castrolibero, Castrovillari, Santa Caterina Albanese (Ex fabbrica di laterizi). |
PUBBLICATO 24/07/2019 | © Riproduzione Riservata
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