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L’arte del politichese

Foto © Acri In Rete
Marcello Perri
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Nonostante non viva più ad Acri e quindi non viva più attivamente la comunità, il legame per il mio paese è sempre forte.
Proprio per questo continuo a seguire ciò che accade quotidianamente. Con grande piacere ho letto il “dibattito” tra il sindaco ed il dott. Trematerra. Non ho provato solo piacere, ma anche un senso di sorpresa visto che, dall’opposizione, non si hanno molte notizie e l’interesse per la “cosa pubblica” da parte della popolazione è quasi nullo.
Trovo bizzarra, peró, la dichiarazione di “guerra” del sindaco verso il governo regionale. Come è noto a tutti, parte della maggioranza comunale è formata da storici esponenti del centro destra e soprattutto da grandi sostenitori di Occhiuto.
A parer mio, già questo la dice lunga.
Siamo passati quindi, dai vari proclami sui grandi risultati ottenuti per il nostro ospedale ai proclami di “protesta” contro il presidente della regione Calabria, votato e sostenuto dagli attuali amministratori.
Gli stessi che quindi dovrebbero scendere in piazza.
Direi che tutto ciò fa davvero ridere e, a mio avviso, ha una credibilità pari allo zero.
Io al posto di tutti questi signori mi vergognerei un po’ e chiederei scusa ogni giorno ai cittadini acresi.
Negli anni non hanno fatto altro che addossare colpe a questo o a quell’amministratore, ma la realtà parla chiaro.
E le conseguenze le paga sempre la comunità.
Ma questo mio pensiero non sfiorerá nessuno, perché è solo il parere di un cittadino fuori sede che ha sempre creduto nella politica, quella seria, quella vera.
Non quella delle beghe personali.

PUBBLICATO 24/03/2024 | © Riproduzione Riservata





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