NEWS Letto 5571  |    Stampa articolo

La vicenda di Grazia, parla Vincenzo Catanzariti

Foto © Acri In Rete
Redazione
condividi su Facebook


Ricordate la vicenda di Grazia Tripargoletti, la donna che per arrivare sul posto di lavoro (motorizzazione civile di Cosenza) in modo puntuale è costretta a dormire su una panchina e di cui si è occupata anche Acri in Rete?
Ebbene, oggi, Vincenzo Catanzariti, responsabile della ditta Lav Service (che ha in appalto il lavoro di pulizia), per cui lavora la donna, è intervenuto sul Rlb, una delle radio più qualificate ed ascoltate della regione.
«La nostra, dice il giovane imprenditore acrese, è una posizione di totale apertura anche, se al momento, la signora è oggetto di contestazione disciplinare in quanto ancora ad oggi, dopo varie vicissitudini è assente dal lavoro dallo scorso 11 ottobre.
Ha fatto un periodo abbastanza lungo di assenza ingiustificata, e poi ha presentato dei certificati medici.
Non è rientrata al lavoro ma non è stata attuata alcuna procedura e, secondo noi, non c’è stata alcuna volontà di risolvere il problema e si è solo voluto creare un caso mediatico.
Io e mio fratello Luigi abbiamo creato questa società e siamo impegnati in questo settore da circa 12 anni.
Ci sentiamo lesi perchè ne facciamo una questione di professionalità e di stile di vita.
Non ledere gli interessi dei lavoratori è stata sempre una nostra priorità.
Nel caso specifico ci siamo tutelati d’accordo con il nostro legale e la signora ha avuto più volte una mano da parte nostra con, ad esempio, anticipi sul salario o altro.
Ed è per questo motivo che consci della nostra totale assenza di condotta lesiva, ci siamo noi posti al vaglio dell’Ugl, e la signora Tripargoletti e il signor Brogni, non si sono presentati.
Anche la stessa Ugl non ha rilevato condotta lesiva di nessun diritto nei confronti della signora ma sono emerse solo le oggettive impossibilità ad accogliere le sue pretese che non possiamo per problemi di carattere tecnico organizzativi ma anche di direttive dettate dall’ente appaltante.
Bastava un incontro, una telefonata, avrebbe potuto comunque discutere con noi anzichè andare dai media a sventolare falsi moralismi.
Capiamo che un sindacato quando c’è un problema deve tutelare il lavoratore, ma deve anche tutelare la parte datoriale sana perchè se non c’è il datore di lavoro non c’è il lavoro.
Siamo due remi della stessa barca.
L’unica nota positiva di questa vicenda è stata avere la solidarietà e le parole dei dipendenti, e siamo orgogliosi perchè per noi il lavoratore è una risorsa d’azienda ma prima di tutto è una persona che noi trattiamo come tale, che ha dei diritti che noi non vogliamo ledere.
Per il momento la vicenda è ferma perchè la signora è in contestazione disciplinare e non abbiamo avuto neanche modo di interfacciarci con lei.
Per questo sottolineo che la signora si deve mettere anche nelle condizioni di farsi aiutare.
Noi siamo qui e aperti a tutte le soluzioni ma si deve avere la volontà di confrontarsi.
E’ come dire di voler vincere al superenalotto senza comprare il biglietto
».
Nella foto tratta dal web, Vincenzo Catanzariti e Grazia Tripargoletti.

PUBBLICATO 19/11/2019 | © Riproduzione Riservata





Ultime Notizie

IL FATTO DELLA SETTIMANA  |  LETTO 568  
Maggioranza alle strette
“Prima i mura e intra poi chilli e fora, prima i muri di dentro, poi quelli di fuori.” Gli... ...
Leggi tutto

OPINIONE  |  LETTO 295  
Biglietto di solo andata
Se guardiamo i numeri dell’ultimo report Censis-Confeoopertie sulla sulla mobilità studentesca, quello che succede al Sud somiglia sempre più ad uno spettacolo del teatro dell’assurdo. Uno spettacolo ...
Leggi tutto

NEWS  |  LETTO 604  
Maria Rosaria Coschignano neo Presidente dell’Associazione Raggio di Sole
L'Avv. Maria Rosaria Coschignano è il nuovo Presidente dell'Associazione "Raggio di Sole" che gestisce il centro Diurno intitolato a Pierino Tricarico. L'Associazione ha dato il benvenuto ufficiale ...
Leggi tutto

I RACCONTI DI MANUEL  |  LETTO 704  
I giovani di Acri. Valigie e silenzi oltre le parole
Nella vita di Acri, il ruolo dei giovani è sempre più marginale. L’unico modo per esprimere il dissenso, sembra essere rimasta la partenza. Un lento ed inesorabile declino questo, che logora da dentro ...
Leggi tutto

OPINIONE  |  LETTO 2050  
Alla luce delle imprecisioni contenute nella nota dell'ASP: la mia versione ufficiale dei fatti
Mi chiamo Francesco Cofone e sono l’autore delle fotografie citate nell’articolo dell’ASP di Cosenza riguardante il Presidio ospedaliero “Beato Angelo” di Acri. A seguito della nota ufficiale diffusa ...
Leggi tutto