Coronavirus. Incoscienza, irresponsabilità, mancanza di senso civico


Roberto Saporito

Nella giornata di ieri i carabinieri hanno accertato l'inosservanza di un' ordinanza per quarantena cautelativa di un cittadino, residente a Là Mucone, al quale verrà nuovamente irrogata un nuovo provvedimento di quarantena da parte delle Autorità locali e, inoltre, l'inosservanza, senza valido motivo, di restare in casa da parte di due giovani la cui norma ora prevede la sanzione amministrativa da 400 a 4000 euro.
Questi sono le ultime denunce. Non sono le prime, purtroppo non saranno le ultime. Da quando sono in vigore le rigide misure del Governo (11 marzo), per il contenimento del Virus, quasi quotidianamente le forze dell’ordine (carabinieri, polizia municipale, carabinieri forestale) comunicano denunce nei confronti di cittadini che non osservano le norme in atto. Irresponsabili ed incoscienti. A distanza di quasi un mese, non tutti, evidentemente, hanno compreso la gravità della situazione. Eppure, ogni giorno, i media ce la ricordano. Non basta, a quanto pare, essere denunciati per violazione degli articoli 450 e 640 del codice penale (…chi, con la propria azione, mette a repentaglio la sicurezza degli altri…..chi non osserva i provvedimenti delle autorità….) che comporta sanzioni pecuniarie o addirittura l’arresto. Chi viola, ovvero va in giro non per stretta necessità ma per “chiuritu”, fa male a se stesso, ai suoi familiari alla comunità. Sembra che da queste parti non si abbia il dovere del senso civico. Da trenta giorni ci viene detto continuamente, da esperti del settore, che l’unica medicina, al momento, per sconfiggere il Virus è evitare il contagio, quindi evitare contatti ravvicinati e assembramenti, e limitare le uscite. Come risaputo il Virus sta sfiorando la nostra comunità ma nel resto della Regione ha fatto già tanti danni. Chi non ottempera non solo viole le norme (che saranno prolungate fino a fine aprile) ma rischia di vanificare i sacrifici degli altri che non mettono il naso fuori la porta da quasi un mese. Vi sembra giusto? No. Così come non ci sembrava giusto, e da queste colonne lo abbiamo stigmatizzato più volte, il comportamento adottato da alcuni cittadini, pochi per la verità, che per ingannare il tempo e, forse, per esorcizzare il male, mettevano in atto canti, balli, concerti, con sorrisi ed abbracci, (rigorosamente ripresi e pubblicizzati) a nostro avviso inopportuni e ingiustificati perché fatti in un momento di lutto e di sofferenza. Oggi, fortunatamente, dopo 10mila morti e alle prese con una situazione drammatica, anche loro lo hanno compreso. Meglio tardi che mai ma è proprio vero, in questo bruttissimo periodo stiamo dando il meglio di noi stessi….. ma anche il peggio. Infine, vogliamo ringraziare le forze dell’ordine che vigilano sulla nostra sicurezza, 24 ore su 24 e, pur senza mezzi repressivi, cercano di fare rispettare le regole. Che, ricordiamo, sono importanti per la salute di tutti noi. |
PUBBLICATO 28/03/2020 | © Riproduzione Riservata

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