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#diamovoceallanostradignità: L'appello di un comitato di commercianti acresi

Foto © Acri In Rete
Comitato Commercianti Acresi Covid 19
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Egregi Sig.ri,
scriviamo a nome di svariati gestori di locali commerciali di Acri, ma crediamo ovviamente riguardi tutta la Calabria e tutta l’Italia.
Comprendiamo che gestire e amministrare una fase difficile come questa dell’emergenza sanitaria da CoronaVirus, sia cosa impegnativa e complessa, ma la “Politica” ha il dovere di indicare e trovare delle strade sia per uscire dalla crisi sanitaria sia per uscire dalla crisi economica e sociale che tutti quanti siamo stati chiamati a gestire e subire inermi, fra paura, panico e grande senso di responsabilità.
Lo stesso senso di responsabilità e di sensibilità che adesso chiediamo a gran voce noi operatori del settore della ristorazione, della somministrazione di alimenti e bevande e albergatori che si sono ritrovati sul lastrico dalla mattina alla sera.
Siamo stati privati della dignità di uomini e di donne in qualità di gestori delle proprie attività commerciali e imprenditoriali nonché di essere padri e madri responsabili.
Siamo stati privati di tutto! Di ogni cosa.! Non abbiamo più niente!!!
Siamo oberati oltremodo di debiti, di impegni pregressi; siamo privi di reddito, chiusi da 60 giorni nelle nostre Alcatraz per disposizioni legislative nazionali, regionali e conseguenti ordinanze comunali.
Da quel che si paventa, saranno mesi e forse anni in cui saremo costretti a questa miseria, all’annientamento umano e sociale ed il nostro settore, con le misure imposte, sarà messo a dura prova e molte attività saranno falcidiate dalla oscura mannaia della crisi.
Il nostro settore, storicamente, è parte integrante della tradizione, della cultura e dell’economia del nostro Paese Italia, della nostra Regione, dei nostri luoghi, dei borghi, dei centri storici, delle nostre Città.
Tanti sono gli interrogativi che attanagliano la nostra mente: cosa ne sarà di noi, del nostro micro-mondo? Che fine faremo?
C’è da chiederselo; c’è da domandarselo; c’è da decidere.
Non permettete che tutta questa magia creata da un intero settore, quello dell’ospitalità, dell’accoglienza, della convivialità, vada persa!!!
Non permettete che tutti quei luoghi fantastici chiamati “bar” ,“caffè” e "pub" “bistrò” “osterie”, “trattorie”, “ristoranti”, “B&b”, “Hotel”, caratteristici e unici nel mondo, scompaiano nell’indifferenza più cieca.
Non permettete che tanti lavoratori del settore siano licenziati e posti anch’essi in mezzo ad una strada perché il datore di lavoro non potrà più permettersi di rialzare la saracinesca.
Non permettete che tutto ciò che è connesso a questo magico e meraviglioso mondo svanisca!!!
C’è, a nostro avviso, la reale esigenza di concordare, programmare e monitorare i prossimi step della fase II con i maggiori esperti del settore:
i titolari di bar, pizzerie e ristoranti, in primis conoscitori profondi delle dinamiche sociali e comportamentali del consumatore finale.
Quello che si legge, le informazioni e previsioni disponibili ora, sono allarmanti. Non possiamo riaprire le nostre attività con tutte le restrizioni ad oggi ipotizzate. È pura follia!!!
Significa prenderci in giro. Significa farsi cavie sacrificali di un fallimento annunciato.
Sono restrizioni che ci porterebbero al collasso con conseguente chiusura delle imprese, perché dovendo rispettare le norme previste sul distanziamento, prevediamo un calo di fatturato del 70-80% bene che vada sopportando ovviamente gli stessi costi fissi di cui eravamo gravati prima dell’emergenza (utenze Enel, Gas, Acqua, Tari, Telefono- Tributi, Tasse, Affitti - Spese di manutenzione e professionali varie).
Siamo disposti a tenere chiuse le attività per tutto il tempo che il Governo riterrà necessario, ma per fare questo, abbiamo bisogno del Vostro necessario e VITALE SOSTEGNO ECONOMICO.

CHIEDIAMO AIUTO ORA

Signor Presidente, signor Sindaco perché abbiamo bisogno che Voi ci manifestiate concretamente la vostra solidarietà e il vostro sostegno, con azioni reali, concrete almeno fino a giugno 2021, in quanto la ripresa sarà lenta, lunga e dolorosa.
È questa la vera sfida. È questa la battaglia di un nuovo risorgimento. Metteteci nelle condizioni di lavorare e di aiutare le nostre città, il nostro territorio, il nostro paese Italia.
Quello che noi TUTTI chiediamo è:
- Sospensione degli affitti durante l'emergenza con credito imposta 100% al locatore per i mesi di chiusura forzata.
- Adeguamento del canone al 50% sino a dicembre 2021, in base al ridimensionamento del flusso di affari, ammortizzando la differenza con zero tassazione o credito d' imposta al locatore.
- Sospensione di tutti gli adempimenti fiscali, dei versamenti contributivi, tributari, dei mutui e delle cartelle esattoriali per tutto il periodo dell’emergenza. Annullamento della tassazione dall'inizio emergenza Covid-19 alla fine dell'anno prossimo. Anno fiscale bianco. No tax.
- Politica di agevolazione contributiva per le micro imprese che non licenziano.
- Creazione di un fondo economico specifico per il settore bar/ristorazione e albergo o b&b che copra tutte le spese non bloccate (affitti, fornitori, suolo pubblico) per le attività di settore con fatturato non superiore a 1.000.000,00 di euro.
- Revisione di norme e costi (sospensione per i prossimi 5 anni) per la gestione del suolo pubblico in concessione ai bar/ristoranti.
- Credito d'imposta del 50% e contributi a fondo perduto per l'approvvigionamento di “igienizzante mani” da fornire al pubblico se questo sarà d'obbligo per noi.
- Contributo a fondo perduto una tantum per scaglioni di fatturato con un massimo di euro 25.000 e credito di imposta del 50% per le spese sostenute per l'acquisto di presidi di protezione obbligatori per il personale (mascherine, guanti monouso ecc.) e per tutto ciò che sarà necessario per adeguarsi alle nuove normative (plexiglass parafiato, apparati disinfezione ecc...). Garanzia di approvvigionamento a prezzo equo dei sopracitati materiali.
- Chiediamo infine di non limitare la chiusura delle attività alle ore 18.00. Tanti di noi aprono proprio a quell’ora per la tipologia del locale.



LA POLITICA DEVE DARE RISPOSTE, OFFRENDO SOLUZIONI.


Noi siamo pronti a tutto, anche a dare la vita ove necessario.
...Abbiamo famiglia, direbbe qualcuno!
Fiduciosi, restiamo in attesa di un Vs. sicuro riscontro e porgiamo distinti saluti.
Comitato Associazione - Bar Ristoratori Albergatori - Acri - Calabria – Italia
Titolari, gestori e qualsiasi operatore del settore che non e’ stato possibile raggiungere può sottoscrivere l'iniziativa in qualsiasi momento contattando direttamente Alessandro Miceli e/o Associazione Acri Sogna, portavoce di questa importante iniziativa e istanza a nome della intera categoria
WhatsApp 3494553227 (Alessandro); 3394328868 (Antonella) 3473394736 (Luigi); 3664015661 (Anna Maria); 3288368247 (Gianfranco); 3408661609 (Alessandro); 3477831209 (Francesco); 3937575583 (Tommasino); 3294265977 (Francesco); 3280366934 (Salvatore) 3663115979 (Pino); 3498239039 (Luigi); 3491845414 (Fabio); 3405005814 (Antonio); 3382691369 (Davide); 3284781869 (Roberto);

PUBBLICATO 30/04/2020 | © Riproduzione Riservata





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