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Inchiesta Passepartout. Oliverio e Adamo a processo

Foto © Acri In Rete
Redazione
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Riportiamo questa notizia, considerato che i due imputati hanno stretti legami con il territorio, sia personali che elettorali.
Il gup del Tribunale di Catanzaro, Alfredo Ferraro, ha disposto 15 rinvii a giudizio e un non luogo a procedere.
A processo l’ex governatore della Calabria Mario Oliverio; Nicola Adamo, ex consigliere regionale; Giuseppe Lo Feudo, direttore generale delle Ferrovie della Calabria; l’imprenditore Pietro Ventura; l’imprenditore Rocco Borgia; Santo Marazzita, direttore dell’esercizio ferroviario di Ferrovie della Calabria; l’imprenditore Giulio Marchi; l’imprenditore Armando Latini; Giovanni Forciniti; Fortunato Varone.
E ancora Luigi Incarnato Luca Morrone, Luigi Giuseppe Zinno, Antonio Capristo, Giuseppe Trifirò.
Nei confronti degli ultimi sei il pm Graziella Viscomi al termine della requisitoria aveva invocato il non luogo a procedere, sentenziato dal giudice solo per il sindaco di Cosenza Mario Occhiuto.
Il processo per i quindici rinviati a giudizio inizierà il prossimo 27 aprile.
Al centro dell’indagine, ci sono i bandi di gara per la costruzione del nuovo ospedale di Cosenza-Rende, della metropolitana di superficie e del Museo di Alarico, ma anche il ripristino della tratta ferroviaria turistica della Sila.
Dietro tutto, secondo la Procura, c’era un’associazione a delinquere di cui avrebbero fatto parte il presidente Oliverio, come promotore, il suo fedelissimo Nicola Adamo, il dirigente della Regione Luigi Giuseppe Zinno, il direttore di Ferrovie Calabria Giuseppe Lo Feudo e gli imprenditori Pietro Ventura e Rocco Borgia.
L’obiettivo, secondo gli inquirenti, era quello di mantenere il controllo sulle procedure di aggiudicazione delle principali opere pubbliche e di favorire la realizzazione delle stesse, attraverso il coinvolgimento di imprese amiche e sponsorizzate dagli indagati.

PUBBLICATO 24/07/2020 | © Riproduzione Riservata





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