Unical e Arpacal. Nuovi metodi per monitorare lo stato di salute del Crati
Roberto Saporito
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Chi ci segue con attenzione, avrà notato che, spesso, diamo molto spazio anche alle tematiche ambientali.
Erosione delle coste, stato dei fiumi, dissesto idrogeologico, rifiuti, tutela del paesaggio e dei boschi. Lo facciamo non solo perché ne abbiamo le competenze e le conoscenze ma soprattutto perché riteniamo che l’ambiente ed il territorio debbano essere preservati al fine di evitare disastri e problemi alla nostra salute. Abbiamo appreso che ricercatori del Dipartimento di Farmacia e Scienze della Salute e della Nutrizione e tecnici dell’Agenzia regionale hanno studiato il Crati e definito una mappa dei rischi, a tutela dell’ambiente e della salute pubblica, impegnati nel progetto “Valutazione della qualità delle acque superficiali mediante analisi multivariata”. Nel corso dello studio è stata valutata la vulnerabilità idrica del Crati – il maggiore dei fiumi calabresi per portata e lunghezza – applicando metodi chemiometrici su un gran numero di parametri analitici. I dati sono stati raccolti per circa due anni, registrando 30 parametri fisico-chimici e geologici in 25 punti di campionamento, misurati sia su campioni di acqua che di sedimenti. Il trattamento dei dati mediante analisi delle componenti principali (PCA) ha permesso di caratterizzare completamente le aree circostanti il corso fluviale e facilitare lo sviluppo di una mappa dei rischi in modo da monitorare i rischi sanitari per la popolazione locale. Il progetto è nato dalla collaborazione tra la dottoressa Giuseppina Ioele, ricercatrice dell’ateneo calabrese, e l’ingegner Giacomina Durante, tecnico dell’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente in Calabria. Impegnati nello studio anche il professor Gaetano Ragno e i dottori Michele De Luca e Fedora Grande (Unical), la dottoressa Raffaella Trozzo (Servizio Agenti Fisici dell’Arpacal), il dottor Costantino Crupi (Laboratorio chimico dell’Arpacal). Il lavoro è pubblicato sulla rivista Water di MDPI: “Assessment of Surface Water Quality Using Multivariate Analysis: Case Study of the Crati River, Italy”. Ricordiamo che il Crati è il fiume principale della Calabria, lungo 90 km, ha origine in Sila, oltre 1600 mt, nel comune di Aprigliano e sfocia nel mar Ionio. |
PUBBLICATO 25/08/2020 | © Riproduzione Riservata

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