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Asp, 500 milioni di debiti. 60 mila euro di fitti ad Acri

Foto © Acri In Rete
Redazione
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Pare che negli ultimi 10/20 anni, l’Asp abbia pensato più a spendere per fitti passivi, a fare clientelismo, a dare incarichi legali e cariche dirigenziali, onerose e spesso inopportune, piuttosto che dedicarsi alla salute dei cittadini/utenti/contribuenti.
Sicchè, gli stessi, spesso sono costretti a rivolgersi a strutture private o recarsi al centro nord.
Il consigliere regionale Pd, Carlo Guccione, ha sollevato nuovamente la questione legata ai debiti dell’Asp che, secondo le ultime stime, sfiorano i 600 milioni. Pazzesco.
Dice Guccione; “l’area di Cosenza sostiene costi per canoni di locazione passivi, cioè per fabbricati presi in locazione, circa sei volte superiori l’importo che ricava dai beni concessi in locazione.
La sanità calabrese continua ad essere protagonista di situazioni sempre più paradossali, al limite dell’inverosimile
.”
Guccione tocca anche il tasto legato ai fitti passivi di cui Acri in rete si è occupata più volte. Per gli appartamenti in fitto situati in Acri, l’Asp spende 60mila euro all’anno così distribuiti; via Zanotti Bianco, 21.200,00 euro per metri quadrati 338, via Gemelli 22.370,00 euro per metri quadrati 1090, via Giannice 6.000,00 euro per 150 metri quadri, via Vila 7.800,00 per metri quadri 144 e San Martino 3.200,00 euro per 80 metri quadri.
Si tratta, lo precisiamo, di locali nuovi e confortevoli, con regolar contratti che hanno ormai oltre dieci anni.
Chiediamo; con mezzo ospedale vuoto non sarebbe il caso di spostarci alcuni degli uffici Asp?
Della questione Acri in rete se ne è occupata spesso ed il sindaco Capalbo, appena eletto ed insediatosi (2017), aveva promesso che si sarebbe battuto per traslocare alcuni uffici Asp all’interno del presidio ospedaliero e “alleggerire” così le spese dell’azienda.
Dopo tre anni è tutto come allora.
Il politico di turno e quelli del passato diranno che scriviamo spesso sullo stesso argomento, magari commenteranno negativamente questo nostro scritto, forse hanno ragione, su ben 500 milioni di fitti passivi dell’Asp, Acri contribuisce con poco più del 10%.
Chiediamo infine; come mai la magistratura non ha ancora deciso di dedicarsi alla situazione dell’Asp di Cosenza dove i vari direttori generali nominati (dalla politica) durano appena sei mesi e poi si dimettono?

PUBBLICATO 29/09/2020 | © Riproduzione Riservata



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