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Sila, boom di presenze nella scorsa estate

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Redazione
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Aria salubre, sentieri e percorsi naturali affascinanti, bellezze paesaggistiche, ottima enogastronomia. Anche per queste cose la Sila ha registrato, nella scorsa estate, numerosi turisti e autoctoni. Peccato per le precarie e non sufficienti infrastrutture e reti di mobilità. Boom di presenze in Sila, nonostante l’emergenza sanitaria in corso. È emerso dall’analisi condotta all’interno della Rete Destinazione Sila, che ha preso in considerazione l’andamento della stagione turistica estiva (1 luglio -30 settembre) 2020 rispetto ad analogo periodo del 2019. Complessivamente – secondo i dati riportati da Destinazione Sila – nel periodo considerato si è registrato un incremento superiore al 30% per le strutture ricettive. Il mese di luglio ha evidenziato invece una flessione del 20%, dato facilmente riconducibile ad un inizio di stagione caratterizzato da grande incertezza sul quadro normativo e sulle conseguenze dell’emergenza sanitaria a ridosso del lockdown. A causa delle stesse problematiche non si sono svolti i ritiri e i tornei sportivi che hanno sempre caratterizzato le presenze di questo periodo. Nonostante tali fattori, nella seconda e terza settimana di luglio è iniziato un forte incremento che ha permesso di invertire il trend e quindi di limitare il calo di presenze. A registrare un forte boom di presenze è il mese di agosto con un incremento del 35%, un dato particolarmente positivo per una stagione così complessa. Di particolare interesse sono la crescita della permanenza media, la provenienza dei turisti non solo da regioni di prossimità e l’allungamento della stagione turistica. Per quanto riguarda invece il mese di settembre i dati sono sorprendenti: le presenze sono numericamente raddoppiate. Un incremento determinato dalle condizioni meteo favorevoli ma dall’andamento positivo della destinazione turistica nei due mesi precedenti che ha richiamato l’attenzione di nuovi visitatori. I dati relativi alle attività turistiche sul territorio (escursioni, riserve naturali, bike point) hanno registrato tassi di crescita ancora più alti raggiungendo in media il 60% di visitatori in più rispetto al 2019. «Questo è un indicatore importante – conclude Donnici – in quanto evidenzia che il maggior numero di turisti arrivati in Sila ha apprezzato l’offerta del territorio soprattutto in termini di attrazioni naturalistiche e ambientali, ma anche una migliore organizzazione dei servizi messa a disposizione dalla rete Destinazione Sila». È successo nel corso di una riunione svoltasi a Camigliatello alla presenza del presidente del Parco Nazionale della Sila Francesco Curcio, del direttore dell’Ente Parco Domenico Cerminara, del sindaco di Spezzano della Sila Salvatore Monaco, del vice sindaco di Parenti Pietro Mele e numerosi operatori economici del territorio. “Turismo montano sostenibile ai tempi del covid. Facciamo il punto” è il titolo dell’incontro moderato da William Lo Celso, vice presidente di Destinazione Sila, che ha visto, tra gli altri, la partecipazione in video-collegamento del direttore di Confindustria Cosenza Rosario Branda. “Abbiamo preso in considerazione soltanto strutture ricettive attive in entrambi i periodi – commenta Daniele Donnici, presidente di Destinazione Sila –. Pertanto i dati non sono da considerarsi esaustivi per una stima dei flussi turistici complessivi, ma comunque forniscono delle indicazioni utili anche in merito alle tendenze registrate”. Intervenuto ai lavori anche Salvatore Ammirato, docente del DIMEG (Dipartimento di Ingegneria Meccanica, Energetica e Gestionale) dell’Università della Calabria che, come responsabile scientifico della convenzione tra il DIMEG e la rete Destinazione Sila, ha illustrato i risultati di un’interessante ricerca sul ruolo fondamentale delle organizzazioni che gestiscono le destinazioni turistiche – cosiddette DMO (Destination Management Organization) – per lo sviluppo del territorio concentrandosi in particolare sugli aspetti inerenti i modelli organizzativi e sull’importanza dell’innovazione tecnologica in tali contesti. Intervenuto al dibattito anche il Presidente del Parco Francesco Curcio che ha espresso grande soddisfazione per l’andamento della stagione turistica estiva: “Il lavoro costante che l’Ente Parco ha svolto e continua a svolgere, in continuo dialogo con gli operatori di tutto il comparto, inizia a dare i suoi frutti. Ad oggi possiamo affermare che questo tipo di lavoro ha influito positivamente sull’incremento delle presenze turistiche”. A conclusione dei lavori l’intervento di Antonella Tarsitano, Presidente di Confcommercio Sila Grande e vice presidente di Destinazione Sila che ha sottolineato l’importanza del lavoro svolto dalla rete, non solo in termini di cooperazione e dialogo tra i tanti operatori turistici dell'intero Parco Nazionale della Sila, ma anche tra i diversi operatori privati e le istituzioni pubbliche.

PUBBLICATO 24/10/2020 | © Riproduzione Riservata



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