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Ospedale, ingiusto non sottolineare il grande risultato

Foto © Acri In Rete
Amedeo Gabriele
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In politica come nella vita i santi non esistono, esistono le persone con le loro grandezze e le proprie debolezze. La questione ospedale ha tenuto banco in questa nostra città per decenni , si è detto di tutto e di più con prese di posizione diversificate ,alcune volte costruttive, in altri momenti contrapposte alle normali logiche di crescita e di rilancio del nostro Nosocomio. Le colpe sono da attribuire a molteplici fattori: la cattiva politica , la gestione manageriale spesso approssimativa , le varie “selezioni” dei camici bianchi ed in particolare la visone sicuramente distorta , da parte dei vari Governi Nazionali che si sono succeduti, del Sud e della Nostra Calabria. Si è spesso parlato della questione meridionale purtroppo in ottica non veritiera , del vissuto inteso solo come terra di conquiste elettorali e collusioni con le mafie e non visto come carenza di attenzione nei confronti dei grandi problemi che affliggono il meridione e quindi la Calabria. La Calabria non è la terra della mafia e dei terremoti , la Calabria è la Magna Grecia - terra di grande Cultura e di Storia - non dimentichiamocelo mai. Oggi che finalmente si intravede una piccola luce in fondo al tunnel con la possibilità di far riprendere al Nostro Ospedale il ruolo sinergico e centrale che aveva in passato per il popolo di Acri e dei Comuni vicini (basti pensare che l’hinterland abbraccia più di sessantamila persone ) c’e chi , in modo” stucchevole”, vuole denigrare l’impegno e il risultato ottenuto con grandi sacrifici ed abnegazione dall’attuale Amministrazione ,in sinergia con le varie istituzioni sia a livello politico che sanitario e in particolare con l’attenzione di alcuni Consiglieri Regionali. “Perché guardi la pagliuzza che è nell’occhio del tuo fratello e non ti accorgi della trave che è nel tuo occhio ?” Perché sviare l’attenzione dell’opinione pubblica da fatti oggettivi quali , la possibile apertura di nuovi Reparti covid e post-covid e quindi il rilancio del Nostro Ospedale (si è parlato di Lungodegenza e aggiungerei la possibilità di aprire un Reparto di Pneumologia) con articoli inopportuni e ridicoli , vista l’importanza del nobile e caritatevole gesto fatto dall’Arcidiocesi , sminuendo l’opera fatta dalla Chiesa. Il Partito Socialista si chiede se questo ,oggi , è il modo di fare Politica. Se non si hanno argomentazioni valide si farebbe meglio a stare in silenzio per non rischiare di offendere le varie istituzioni, anche quelle Ecclesiastiche. Inoltre vorrei ricordare che chi amministra una Città si carica di responsabilità e di oneri nonché di onori che la Città e quindi il Popolo gli ha riconosciuto con i con il consenso elettorale , legittimandolo a legiferare e a svolgere l’ attività amministrative. Pertanto voglio ricordare a qualche consigliere che chi asfalta le strade, chi inaugura Palazzi ,chi colloca defibrillatori, chi installa postamat chi ripara guasti elettrici e idrici etc. etc.; e’ solo ed esclusivamente chi amministra ed è legittimato a farlo. Se poi decidesse di voler far parte integrante dell’attuale Amministrazione può farne esplicita richiesta. E comunque oggi si sta cercando di far uscire Acri dall’isolamento nel quale era confinato con grande difficoltà visto il periodo tragico che stiamo vivendo. Pertanto ci appelliamo a tutte le forze politiche ,culturali e sociali di stare uniti cercando di perseguire un fine comune , anche con forme di lotta legittimate, affinché il Popolo di Acri ottenga il rispetto e i Servizi Essenziali garantiti dalla Costituzione.

PUBBLICATO 21/11/2020 | © Riproduzione Riservata





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