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Sibari-Sila senza pace. Danneggiato e saccheggiato il cantiere

Foto © Acri In Rete
Redazione
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Non c’è pace per la Sibari Sila. Non bastavano i ritardi (15 anni) e le polemiche di questi ultimi giorni. In attesa che la Provincia riappalti i lavori, per i quali sono a disposizione otto milioni, lo stesso Ente ha pubblicato la determina per affidare i lavori della messa in sicurezza del cantiere. A seguito della sospensione degli interventi, difatti, il cantiere è stato vandalizzato, saccheggiato, danneggiato da ignoti e dalle intemperie. Ingenti danni ai cancelli di ingresso, ai corrimano lungo i viadotti, alla segnaletica, alla recinzione. Per la messa in sicurezza ci sono 30mila euro. Dopo di che ci auguriamo che il bando di gara per l’appalto dei lavori per terminare il 1° lotto, si faccia subito. Facciamo un passo indietro. La Provincia di Cosenza, con Delibera di Giunta n. 394 del 19.10.2007, approva il progetto definitivo, redatto dal Settore Progettazione e Gestione Nuove Opere, relativo ai lavori di nuova costruzione e parziale adeguamento Sibari – SS. Silana 177 – I° lotto funzionale tra i Comuni di Acri e San Demetrio Corone, per un importo complessivo di euro 35.599.087,80, di cui euro 5.656.087,80 a valere su fondi dell’ Amministrazione Provinciale di Cosenza ed euro 29.943.000,00 a valere su fondi della Regione Calabria. In data 16/12/2008 l’appalto è stato aggiudicato provvisoriamente all’ATI Consorzio Stabile Infrastrutture ROAN S.r.l.-C.I.E. Costruzioni ed Impianti Europa per un importo complessivo di € 21.523.915,81, con determinazione dirigenziale n. 14002677 del 21/12/2015, si è proceduto alla risoluzione dei contratti regolanti l’esecuzione dei lavori, pertanto è stata interpellata, dalla Stazione Appaltante, la seconda impresa in graduatoria, la Rti Lista Appalti srl-SO.GE.MI. Ingegneria srl-Consorzio Italimprese-Ingeos srl al fine di conoscere la disponibilità all’eventuale assunzione dell’appalto in oggetto. A seguito di sopralluogo sul cantiere e di analisi della documentazione progettuale e contabile, la seconda impresa in graduatoria ha dichiarato la propria disponibilità ad assumere l’appalto in oggetto. Il progetto resta inalterato, pertanto, si è disposto la formulazione di un quadro economico relativo al completamento dei lavori originari. Si tratta di oltre due chilometri, otto viadotti e due gallerie. Pare che Provincia e ditta non abbiano trovato un accordo sicchè occorre fare un altro bando. Un’opera strategica e tanto attesa non solo dai comuni interessati (Acri e comuni albanesi limitrofi) ma anche da turisti e utenti dell’intera regione. Un’infrastruttura che dovrà collegare la Sila Grande al Mar Ionio. Ad oggi, chi da Acri vuole raggiungere l’area ionica è costretto a percorrere la Provinciale Acri-Santa Sofia d’Epiro passando per San Demetrio o la suggestiva, ma piena di tornanti, comunale Serra Crista o anche la Provinciale San Giacomo-Foresta. Una situazione non più tollerabile.

PUBBLICATO 06/01/2021 | © Riproduzione Riservata



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