OPINIONE Letto 2716  |    Stampa articolo

Versi diversi

Foto © Acri In Rete
Franco Bifano
condividi su Facebook


Franco Armino non è tra i poeti che amo, lo preferisco molto di più come editorialista.
Leggo volentieri i suoi articoli perché trovo che non siano mai banali, piuttosto sagaci e stimolanti. Detto questo, non so chi abbia avuto idea di far esporre nella nostra città il cartellone con le frasi del poeta Irpino.
La trovo l'ennesima tappa di “un’operazione” discutibile.
Ho letto che dovrebbe essere considerato “un grido di allarme sullo spopolamento dei paesi dell’entroterra e una forma di ribellione gentile (addirittura!) al silenzio che spesso la vorrebbe coprire”.
Sarà pure che la trovata abbia fini nobili, tuttavia a me il risultato finale non sembra apprezzabile.
Intendiamoci, non mi riferisco certamente all’invito che viene rivolto a tornare, perché quello è ovviamente condivisibile.
Il mio riferimento è piuttosto alla frase successiva.
Qui se ne sono andati via tutti, specialmente chi è rimasto”.
Se è vero che il paradosso utilizzato è certamente di effetto, a pensarci bene è proprio quell’effetto a rendere la frase inopportuna.
Provo a spiegarmi.
Immaginate lo stesso cartello in bella vista all’ingresso di un centro storico, come quello della nostra città, per esempio all’ingresso di “Padia”.
Vi piacerebbe? A me sembrerebbe perlomeno inappropriato, con riferimento a chi ci vive da una vita, non solo è lì, ma non è mai andato via.
Anzi, ogni giorno con fatica, caparbietà e resilienza continua a dare un’anima a quei vicoli e luoghi antichi, spesso lasciato solo e in difficoltà.
Aldilà dell’esempio, la frase comunque è ingenerosa verso la comunità, ed è soprattutto ingiusta verso chi ogni giorno, tirandosi su le maniche, si dà da fare con tenacia e ostinazione, coltivando la speranza in tempi migliori.
Si potrebbe obiettare che è una provocazione, e come tale serve per attirare l’attenzione.
Anche sotto questo profilo l’iniziativa è scarsamente convincente perché, volendo utilizzare un altro paradosso, è come se si invitasse a bere l’acqua che sgorga da una limpida sorgente per le sue particolari qualità, sostenendo nello stesso tempo però che la stessa si è trasformata in uno stagno.
Per carità, l’idea potrà essere riproposta pure in altre città, tuttavia, non mi sembra particolarmente brillante e non scommetterei un centesimo nella sua efficacia.

PUBBLICATO 29/01/2021 | © Riproduzione Riservata





Ultime Notizie

LA VOCE DI PI GRECO  |  LETTO 1688  
I giovani hanno bisogno di parole che curano non di progetti inutili
La scuola e' rimasto l'ultimo baluardo del Noi. L' ultimo luogo dove i giovani hanno modo di incontrarsi e guardarsi negli occhi. L' ultimo luogo dove la vita reale non e' ancora stata sostituita ...
Leggi tutto

COMUNICATO STAMPA  |  LETTO 865  
Adotta un cane. Dal canile a casa tua
Nella giornata di ieri, dopo un lavoro di monitoraggio e coordinamento tra ASP, Vigili, canile e squadra cattura, è stato svolto l’ennesimo intervento di cattura. Questa volta mirata ...
Leggi tutto

LETTERA ALLA REDAZIONE  |  LETTO 3206  
Fenomeno Deep Fake. Lettera da un genitore
Alzino la mano quanti tra noi, man mano si comprendeva la gravità del fenomeno dei deep fake , non hanno temuto che i propri figli potessero esserne coinvolti e alzino ancora la mano quanti tra noi no ...
Leggi tutto

LA VOCE DI PI GRECO  |  LETTO 865  
Desertificazione e invecchiamento. Nessuno ne parla
Perché nessuno parla del problema più grave che il borgo fra le montagne sta affrontando? Perché chi dovrebbe farlo preferisce evitare di trattare l' argomento? Forse per la sua gravita'? L' ...
Leggi tutto

COMUNICATO STAMPA  |  LETTO 875  
Lions club Acri e lions club Arberia celebrano l'amicizia
In piena condivisione dei valori del Lionismo, i due Presidenti, Ines Straface e Giuseppe Amoroso, hanno sottoscritto un "Patto di Amicizia" che ha suggellato il naturale e biunivoco rapporto di condi ...
Leggi tutto