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La "Giornata della Terra". Le norme da rispettare e le nuove sfide

Foto © Acri In Rete
Ic Padula
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Il 22 aprile è la giornata della terra la “Earth Day”. Un appuntamento importante , istituito dall’Onu nel 1970 al fine di ricordare a tutti i cittadini del mondo la salvaguardia del nostro pianeta.
Nella settimana di questa giornata si mettono in campo una serie di azioni; si puliscono boschi e spiagge, si piantano alberi ma specialmente si discute e si riflette sull’ idea che non siamo “inquilini in affitto” ma LA TERRA E’ LA NOSTRA UNICA CASA.
Il tema della giornata di quest’ anno è “rimettiamo” in salute la terra anche conoscendo e accettando le sfide ambientali che ci aspettano, come quella del “cibo pulito e sostenibile “che non imbatta sull’ ambiente e sulla nostra salute e sarà il cibo di domani, una necessità visto che nel 2050 saremo 10 miliardi di persone.
La buona notizia è che c’è chi ha iniziato a farlo come in Australia dove si sta sperimentando di alimentare le mucche con alghe rosse per ridurre l’emissione di metano emesso dai bovini.
Dalle alghe si può estrarre un olio sostenibile che può sostituire l’olio di palma.
Altre idee sono le Jellyfish barge, delle serre galleggianti per coltivare in modo sostenibile frutta e verdura utilizzando l’acqua dei fiumi o del mare e non sfruttare la risorse del terreno.
Impariamo a nutrirci cambiando le nostre abitudini senza distruggere quel che resta della terra con piccoli gesti ed idee coraggiose , anche fin troppo.
Sulle alture del Golan, in Israele, è stata riconvertita una fattoria intensiva di polli in allenamento di locuste, fonti di proteine più sane e commestibili da mangiare intere , in polvere o in barrette energiche.
Nelle nuove fattorie sono nate le aziende agricole verticali, vertical sarn, che grazie a tecniche di coltivazione fuori suolo, consentono minor consumo di terra e acqua, cicli produttivi più veloci (e più numerosi durante l’anno ) zero pesticidi.
Iniziative come queste descritte stanno nascendo in diversi paesi del mondo e ci suggeriscono che bisogna essere pronti a vincere i numerosi pregiudizi e sperimentare soluzioni offerte dalla tecnologia, ma anche recuperare alimenti e abitudini del passato indirizzando sempre di più il cibo sostenibile per far si che le fonti alimentari si moltiplichino senza distruggere il pianeta.
Progetto Pon “Young Business Game”, Ic Padula a.s. 2020/2021, Classe Terza B. Antonio Gaccione, Karolina Turano, Lina Cappello, Ludovica Meringolo, Nicolò Belsito, Noemi Guido

PUBBLICATO 22/04/2021 | © Riproduzione Riservata





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