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Il centro storico è punto nevralgico dove sono racchiusi valori

Foto © Acri In Rete
Comitato Beni Comuni
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Si è tenuta giovedì 19 agosto 2021 ad Acri nella Piazza Largo Niccolò Clancioffo (ex piazzetta Mango) la seconda assemblea pubblica indetta dal Comitato Beni Comuni. All’incontro hanno partecipato liberi cittadini, tra cui abitanti del rione Padia e centro storico di Acri, giovani originari del luogo molti dei quali vivono fuori sede.
In molti hanno risposto alla chiamata riconoscendosi nel bisogno di confrontarsi e identificarsi in un contesto che vuole rimettere al centro i bisogni del cittadino, la valorizzazione del luogo e dei luoghi. Durante l’assemblea è emersa la necessità di rompere quella falsa retorica che da anni interessa il centro storico e che trascura i bisogni reali delle persone che lo abitano.
C’è un’urgenza di riappropriarsi della parola “cura”, da applicare tanto nelle relazioni quanto negli spazi e del vivere in collettività.
Questo ha permesso un confronto libero che si muove verso il ritrovamento di una consapevolezza personale e collettiva e auspica ad un miglioramento dei rapporti di vita, possibile attraverso il rafforzarsi di quelle che sono le relazioni sociali.
Partire dal centro storico è una scelta non casuale. Il centro, infatti, è punto nevralgico dove sono racchiusi valori, storia e patrimoni, e dove sopravvivono maggiormente rapporti di mutuo appoggio, di reciprocità e dallo stampo solidaristico.
Riappropriarsi di tutta questa materia viva e prenderne consapevolezza rappresenta un’opportunità per stimolare partecipazioni attive, altre esperienze e coinvolgimento dell’intero contesto territoriale.
Ma non solo. Vi è infatti, la necessità di innescare una cooperazione fra centro e periferie, realtà non divise ma in dialogo, affinché vengano valorizzate le molte risorse presenti su tutto il territorio.
I primi punti toccati nell’assemblea sono solo i primi obiettivi che si vogliono mettere in luce e su cui lavorare.
Tra questi:
- Il disagio dovuto agli spazi abitativi e all’accessibilità che caratterizza il centro storico, e che interessa maggiormente persone fragili e con determinati bisogni (anziani, persone con disabilità, etc.)
- La mancanza di spazi di inclusione dove possa generarsi una partecipazione attiva che dia vita ad attività sociali e culturali che coinvolga, sia i residenti, ma anche i giovani che hanno particolare interesse nel cooperare attivamente allo sviluppo del luogo dove sono nati.
- Intervenire sul depauperamento dei luoghi e sui servizi di prima necessità, attraverso una maggiore attenzione da parte delle istituzioni e degli uffici preposti, ai quali si chiede una maggiore responsabilità e attenzione rispetto ai luoghi e alle persone che li vivono, oltreché delle risposte pronte ed efficaci.

Oltre alla risoluzione immediata dei diversi disagi di natura pratica, si vuole coltivare un ragionamento a lungo termine che non si esaurisca in un solo intervento ma che sviluppi azioni di pensiero finalizzate alla valorizzazione e alla cura condivisa dei beni comuni.
Da ciò emerge che, creare momenti di confronto e di discussione fra gli abitanti e i vari attori locali è utile per incentivare:
- L’interazione e lo scambio tra sapere ed esperienze;
- Accrescere i legami di comunità;
- Creare inclusione;
- Contribuire al ripensamento dei vuoti urbani dovuto da un’inefficienza istituzionale e da uno sfibrarsi delle relazioni sempre più basate sull’utilitarismo;
- Comprendere culturalmente ciò che ha attivato uno spopolamento sempre più diffuso e riacquistare un senso di responsabilità etico, civile e sociale dove i problemi del singolo riguardano tutte e tutti;
- Formulare una nuova visione del territorio e dei servizi locali fuori da qualsiasi ottica di interesse, il tutto per un bene comune.

Un secondo incontro che si è concluso con il rilancio di un nuovo appuntamento dove si indagheranno e analizzeranno maggiormente i punti sopra elencati, e dove verranno avanzate proposte ed eventuali soluzioni che verranno poi condivise con l’intera comunità acrese e che saranno presentate direttamente agli organi istituzionali competenti con la pretesa da liberi cittadini di avere una risposta concreta.
A breve verrà comunicata alla cittadinanza la data del prossimo incontro.

PUBBLICATO 24/08/2021 | © Riproduzione Riservata





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