OPINIONE Letto 1793  |    Stampa articolo

Il muro di gomma

Foto © Acri In Rete
Franco Bifano
condividi su Facebook


Gli studenti tornano in piazza. A distanza di due settimane dalla scomparsa del diciottenne Lorenzo Parelli, provano a far sentire la loro voce.
Ricordano Lorenzo, la cui assurda morte ha riportato al centro dell’attenzione le troppe criticità dell’Alternanza scuola-lavoro insieme alle insidie mortali alle quali, in alcuni casi, vengono esposti  i ragazzi mentre effettuano il tirocinio per accumulare crediti formativi.
Il disagio che li avvolge si fa sempre più crescente, chiedono di essere ascoltati.
Dopo un anno di DaD e uno  di DID a singhiozzo, non nascondono le difficoltà vissute sul piano didattico. Ora denunciano la mancanza di mezzi adeguati e di spazi per socializzare, criticano le prove scritte previste nei prossimi esami di maturità.
Vorrebbero che fossero più in linea con la difficile realtà vissuta.
Se da una parte il Presidente Mattarella in Parlamento (quindi nel deserto) ha detto che “ è  un dovere ascoltare la voce degli studenti preoccupati per il loro futuro”, dall’altra, con una dichiarazione al limite del temerario, la  Ministra Lamorgese  ha  giustificato  le manganellate verso gli studenti parlando di “cortei infiltrati da chi cercava disordini”. Continua invece  ad essere imbarazzante il silenzio del Ministro Bianchi che sembra il bell’addormentato. Siamo proprio sicuri che sia adeguato come Ministro dell’Istruzione?
La pandemia non solo ha stravolto la vita dei nostri ragazzi, ma li ha resi anche più fragili.
Un adolescente su quattro ha sintomi di depressione, uno su cinque sintomi di ansia (studio condotto sui 80.000 giovani).
Tuttavia, la situazione per quanto intricata, non sembra aver minato il loro coraggio. Così, scendono in piazza con la speranza di trovare quell’ascolto al quale avrebbero diritto e di cui sentono il bisogno.
Eppure,  la loro vivacità non solo non viene   adeguatamente ripagata, ma spesso deve fare i conti con   i manganelli dalla polizia troppo frettolosamente usati, come è successo a Roma.      
Insomma, gira che ti rigira, questi ragazzi si ritrovano a vivere, loro malgrado,, un presente maledettamente complicato e un futuro a dir poco incerto. Portano in piazza tutto il loro malessere, le loro paure, rivendicano i loro diritti, chiedono sostegno, ma devono fare i conti con il muro di gomma della nostra indifferenza.

PUBBLICATO 05/02/2022 | © Riproduzione Riservata





Ultime Notizie

EVENTO  |  LETTO 589  
Il giunco si piega ma non si spezza
Acri, una cittadina dove il benessere e la salute sono al centro di numerosi dibattiti, ospita a Palazzo Sanseverino-Falcone venerdì 2 maggio un incontro di grande rilevanza sulla Medicina di genere o ...
Leggi tutto

COMUNICATO STAMPA  |  LETTO 441  
Un altro piccolo lembo di Terra che Respira!!!
In occasione della GIORNATA DELLA TERRA, Sabato 26 Aprile ad Acri (CS), si è svolta la giornata di pulizia ambientale organizzata da Plastic Free onlus. Oltre 200 appuntamenti tra il 26 e 27 Aprile co ...
Leggi tutto

AVVISO  |  LETTO 352  
La morte del diritto alla salute in Calabria: un grido di aiuto dalla comunità
Il Comitato per la Sanità Pubblica martedì 29 aprile, alle ore 18:00, si riunirà presso il Caffè Letterario, al Palazzo Sanseverino-Falcone per parlare della drammatica situazione della sanità calabre ...
Leggi tutto

EVENTI  |  LETTO 216  
Il Duo Flauto e Pianoforte ''Nese-Orlando'' a Palazzo Sanseverino Falcone-Acri
Domenica 27 maggio, alle ore 18.30, nella Sala Consiliare di Palazzo Sanseverino Falcone, nell’ambito della Stagione Concertistica “I Concerti di Hello Music a Palazzo” a cura della Hello Music Academ ...
Leggi tutto

POLITICA  |  LETTO 1973  
Verso le regionali e le comunali. Centro sinistra organizzato, centro destra brancola
Secondo indiscrezioni fondate, gli elettori calabresi saranno.... ...
Leggi tutto