COMUNICATO STAMPA Letto 2958  |    Stampa articolo

Ospedale Beato Angelo: Serve una politica di rilancio e concretezza

Foto © Acri In Rete
Emilio Turano
condividi su Facebook


L'arrivo della pandemia da Covid-19 in Italia ha messo al centro del dibattito pubblico e politico la qualità del sistema sanitario nazionale e regionale, evidenziandone le tante criticità e lacune presenti. L'evidente criticità del nostro sistema sanitario nazionale si può riassunmere nell'assenza di due macroambiti assistenziali: l'assenza di una rete territoriale e di una rete ospedaliera di base, cosiddetta di prossimità, in grado di garantire la continuità territorio- ospedale e la funzione di filtro diagnostico- terapeutico verso la rete ospedaliera HUB e Spok, basandosi sui parametri basati sulla complessità, uniformità ed intensità di cura. Parametri da contrappore ai criteri statistico- matematici e ragionieristici basati sugli standard di utilizzo delle strutture sanitarie e sui bacini di utenza, ignorando che ogni realtà territoriale, in questo caso regionale, presenta delle specificità di natura geomorfologica, storica, sociale, economica, strutturale ed infrastrutturale. In tale contesto, risulta, altresì, penalizzante il criterio di riparto del Fondo Sanitario Nazionale, basato sul parametro capitario pesato, anzichè sui dati epidemiologici di morbilità, comorbilità, vulnerabilità sociale, indici di deprivazione socio- economica. E' di tutta evidenza che il nuovo modello aziendalistico, nato con il Decreto Legislativo N°502/92, e s. m. i., risponde alle logiche di sostenibilità del debito pubblico, del pareggio di bilancio, di contrazione delle spese d'investimento, tutte disposizioni che sono state recepite dalla Legge Costituzionale N°1/2012, che ha introdotto nell'ordinamento legislativo Italiano l'obbligo del pareggio di bilancio e dell'osservanza del Fiscal Compact Europeo.
In via di principio, sulla scorta degli articoli 3 e 32 della Costituzione, la sanità dovrebbe dare certezza di cure a tutti i cittadini e garantire cure gratuite agli indigenti, ma, purtroppo, in Italia, e soprattutto in Calabria, siamo ben lontani dall'attuare tali principi universalistici, come dimostrano lo stato comatoso della nostra sanità regionale ed i casi di mala sanità.
Il Piano di Rientro dai Disavanzi Sanitari Regionali ed il Commissariamento hanno generato tagli orizzontali ai Livelli Essenziali di Assistenza, disavanzi miliardari, aumento della migrazione sanitaria, anche per patologie a bassa intensità di cura, un aumento vertiginoso della mobilità sanitaria interregionale.
I risultato finale di tale politica dissennata ha portato alla chiusura di ospedali, o al loro depotenziamento, alla cancellazione della rete assistenziale territoriale, rendendo estremamente precario un sistema sanitario già fragile da tempo.
In tale contesto, ad Acri le cose non vanno certamente meglio, con particolare riferimento al Presidio Ospedaliero "Beato Angelo" ed alla rete di assistenza territoriale.
Il Presidio Ospedaliero, pur configurandosi come una struttura ospedaliera strategica per il bacino di utenza di Acri e dei comuni della valle del Crati, ha subito un'opera di costante depotenziamento, venendo trasformato, nel tempo, in ragione di una programmazione sanitaria regionale ed aziendale, da Ospedale di Base in Ospedale di Zona Montana, funzionalmente aggegato all'Ospedale Spoke Corigliano- Rossano.
Della necessità di impugnare preventivamente il DCA N.64/2016, da cui e' scaturito l'atto aziendale dell'ASP di Cosenza, approvato con il DCA n.117/2017, solo oggi è stata acquisita piena consapevolezza. Ora, invece, molti confidano sulla nuova programmazione sanitaria regionale che investe nei posti Covid, nelle Case della Comuntà, negli Ospedali di Comunità, le Centrali Operative Territoriali, la Telemedicina, piuttosto che su di una Sanità di prossimnità , realmente vicina ai cittadini ed ai loro fabbisogni concreti di salute.
La recente pandemia da Covid 19 ha rappresentato, con l'istituzione del reparto Covid nel Beato Angelo, una sorte di " panacea" assistenziale, mediaticamente esaltata, nonostante tale operazione abbia comportato la disattivazione del reparto di chirurgia generale ed il ridimensionamento di quello di Medicina Generale.
Resta valida ed ineludibile, peraltro, la proposta di riportare Il P.O. di Acri nella rete ospedaliera per Acuti, quale Ospedale di Base, in funzione di realtà ospedaliera di prossimita'.
Le prossime elezioni comunali sono ormai vicine ed il nuovo consiglio comunale avrà un compito molto difficile: quello di riportare ad Acri quella cittadella della salute che tutti vogliamo, che tutti ci aspettavamo arrivasse in questi anni di Consiliatura a guida Capalbo.
Acri merita un ospedale e una sanità dignitosa, in assenza della quale non potrà esserci futuro per noi Acresi.

PUBBLICATO 22/04/2022 | © Riproduzione Riservata





Ultime Notizie

IL FATTO DELLA SETTIMANA  |  LETTO 4285  
Cinghiali, roditori, errore umano, incendi, furto di rame e ( grottesche ) file di auto lungo la statale 660
Oramai stiamo diventando la città del black out telefonico. Amici e familiari che vivono altrove ci irridono. Quindici ( 15 ) ore sono una cosa inaccettabile. In attesa che la Telecom ...
Leggi tutto

OPINIONE  |  LETTO 1429  
Alla ricerca del segnale perduto
In principio fu il Pensiero, quello di Cartesio che con aria solenne disse: “Cogito ergo sum” - Penso, dunque sono! Poi arrivò un tale Siffredi (Rocco) che in modo meno profondo, ma decisamente più fi ...
Leggi tutto

OPINIONE  |  LETTO 1427  
La solitudine non ci fa più paura
Frequento il Centro per anziani della mia città, Acri, e da qualche tempo ho messo in cantiere un piccolo progetto che mi sta molto a cuore. Nasce da una riflessione: la solitudine negli anziani è un ...
Leggi tutto

COMUNICATO STAMPA  |  LETTO 608  
Al via la prima edizione del Concorso Internazionale di Musica ''Città di Acri''
Si apre ufficialmente oggi la prima edizione del Concorso Internazionale di Musica “Città di Acri”, un evento che per una settimana trasformerà la città in un polo culturale di riferimento per giovani ...
Leggi tutto

I RACCONTI DI MANUEL  |  LETTO 1357  
Tra Sila Greca, Sila Grande e di nuovo Sila Greca
E’ il venerdì sei giugno, l’estate è lì. Al mattino sveglia alle sette e trenta. A seguito di giorni di riposo forzato, quale modo migliore esiste per eliminare qualche tossina se non prendere ...
Leggi tutto