NEWS Letto 6302  |    Stampa articolo

"Finalmente" hanno chiuso l'ospedale. Anestesista solo nei giorni feriali dalle 8 alle 20

Foto © Acri In Rete
Redazione
condividi su Facebook


Poche righe ma che valgono come un macigno. Sono quelle del direttore sanitario dello spoke Corigliano Rossano (da cui dipende il Beato Angelo) Pierluigi Carino il quale comunica che da ieri, 1° maggio, la figura dell’anestesista presso il presidio sanitario di Acri è garantita solo dalle 8 alle 20 dei giorni feriali.
La comunicazione è stata inviata, tra gli altri, anche al commissario dell’Asp, ai carabinieri, al 118 ed al responsabile del pronto soccorso.
Una tegola su un nosocomio già di per sé svuotato (negli ultimi anni) di funzioni, servizi e risorse umane.
Una sconfitta per tutti, soprattutto per i governanti locali che hanno sempre considerato il Beato Angelo come un’eccellenza della sanità regionale paragonandolo persino al Policlinico Gemelli di Roma.
Un macigno per una comunità di circa 20mila persone ed un territorio vasto e orograficamente difficile.
Mentre ieri l’amministrazione comunale inaugurava (tra pochi intimi) con sorrisi e selfie le installazioni in corso Pertini e piazza Matteotti, l’Asp provvedeva all’ennesimo scippo a danno della popolazione. E che scippo!
L’assenza dell’anestesista dalle 20 alle 8 e nei giorni festivi è di una gravità inaudita. Significa per la comunità sperare di accusare solo malori lievi.
Ma significa anche fare a meno di piccoli interventi chirurgici.
E’ chiaro che con la presenza di un solo anestesista sarà impossibile garantire contemporaneamente le prestazioni al pronto soccorso e quelle in sala operatoria.
Ci risulta, ad esempio, che anche gli interventi chirurgici programmati spesso subiscono uno slittamento a causa dell’assenza dell’anestesista impegnato in quel momento al pronto soccorso per casi gravi.
Continua, quindi, il depauperamento del presidio sempre più somigliante ad una semplice “casa di cura” a differenza di quanto affermato più volte da qualche amministratore.
Sappiamo che il presidente Occhiuto, commissario regionale alla sanità ed i suoi collaboratori, stanno ripensando la rete ospedaliera.
A lui ed agli amministratori locali chiediamo quale sarà il futuro del Beato Angelo.




PUBBLICATO 02/05/2022 | © Riproduzione Riservata





Ultime Notizie

COMUNICATO STAMPA  |  LETTO 39  
Protezione Civile Acri, Fabio Turano nuovo presidente
Nel corso dell’assemblea generale dei soci tenutasi venerdì 15 novembre sono state rinnovate le cariche sociali al Gruppo di protezione Civile Acri. E’stato eletto il nuovo direttivo per il triennio 2 ...
Leggi tutto

FOCUS  |  LETTO 981  
Focus. Tutto il buono di Acri
Il periodo natalizio acrese è contrassegnato da tanti ottimi e noti prodotti. Siamo andati a trovare Antonio Milordo, contitolare del panificio San Luigi, con cui abbiamo parlato dell’enogastronomia a ...
Leggi tutto

I FATTI DELLA SETTIMANA  |  LETTO 924  
Disservizi e chiaroveggenti
In preda ad un raptus di autoesaltazione, peggio di Sordi nel Marchese del Grillo, il sindaco Capalbo annuncia la riconferma della sua amministrazione (senza citare il caposquadra ) per il 2027. ...
Leggi tutto

LA VOCE DI PI GRECO  |  LETTO 456  
La vendetta del passato
Nei borghi fra le montagne la modernità è arrivata senza storia. Scaricata su una civiltà secolare che aveva umanizzato col sudore delle mani una natura brulla e selvaggia ...
Leggi tutto

OPINIONE  |  LETTO 309  
Il Sabato nel Villaggio
+ La sanità calabrese cerca disperatamente medici per coprire 466 postazioni di guardia medica, 91 postazioni di medicina generale e 148 postazioni del 118. Mica 33... + + 25 novembre 2024: Nella 25es ...
Leggi tutto