OPINIONE Letto 2821  |    Stampa articolo

I tempi dei politicanti

Foto © Acri In Rete
Gaia Bafaro
condividi su Facebook


“I tempi dei politicanti”così bisognerebbe definire il periodo di piena campagna elettorale. Siamo circondati da sorrisi,slogan, musica, buoni propositi, promesse sul cambiamento e sull’avanzamento del nostro territorio ma, da anni, cambiano i personaggi e non i fatti. Qualcosa si muove ma non nella direzione corretta, la Calabria tutta (non solo la nostra cittadina), vive afflitta da varie piaghe e tra le più significative spicca sicuramente quella della sanità: ospedali chiusi, non attrezzati e con poco personale. A questo dovrebbe mirare in primis la politica: il potenziamento del settore ospedaliero. Ad esempio, Acri poteva vantare in passato un ospedale efficiente, punto di riferimento per tutta la provincia di Cosenza, come si è potuto permettere il declino di tale struttura? Un paese tra i più popolati in Calabria come può non godere di un settore ospedaliero funzionante? Tante inutili parole spese sull’argomento e intanto, resta solo da sperare di non ammalarsi perché per raggiungere il primo punto utile di soccorso attraverso le nostre strade (ci vuole coraggio per definirle strade!) trascorrono ore. Chi non gode della possibilità economica di recarsi fuori per farsi curare ed è afflitto da patologie importanti è destinato a morire e di questo bisogna essere consapevoli e coscienti. Il problema peggiore della politica sono le bugie, i candidati non oculatamente scelti per qualità intellettuali o morali ma solo per una questione di voti. Le quote rosa sono belle statuine e chi sale sui palchi a parlare alla comunità non sempre è in grado di spiaccicare due parole oppure in passato si è collocato dove più spirava il vento non per ideologia bensì per convenienza. Ovviamente, ripeto questa è un’osservazione inerente a tutto il territorio e non solo ad Acri. Certo è che la situazione appare deprimente, le promesse delle precedenti campagne elettorali giacciono immobili, inutilizzate o incompiute sotto gli occhi di tutti. Parlo di Serricella che è il posto in cui attualmente vivo: di fronte al cimitero vi è uno spiazzo di terra che doveva essere un campo di bocce o una pista di atterraggio per il soccorso aereo, invece è un distesa di erbacce. Poi, ci sono predisposizioni per l’illuminazione su alcune arterie principali della frazione ma manca la luce e così via. Ad Acri,invece, si sono spesi soldi per strutture parzialmente utilizzate che potevano essere impiegati per migliorare altri aspetti come la viabilità. Un’ulteriore problematica economica è quella dei soldi investiti negli spettacoli estivi. Sarebbe bello valorizzare la propria terra ospitando artisti locali che possano essere pagati con prezzi modici rispetto a persone di fama internazionale e che, in questo modo ,abbiano anche l’opportunità di crescere sia in notorietà che economicamente. Ritengo sia una mancanza di rispetto nei confronti dei cittadini sperperare soldi per ostentare quello che non si è. Per intenderci : che importanza e lustro può esserci nel far esibire un artista internazionale se poi, non ci sono i presupposti per la vivibilità quotidiana? Un cittadino pensante dovrebbe opporsi a questo sistema malato e cercare di pilotare le scelte politiche verso maggiore consapevolezza e attenzione per i problemi della vita reale ed oggettiva. Tutto questo è una questione di testa, di mancanza di cultura , delle concezione comuni: “mangio oggi quello che posso “; “vivo alla giornate”, “Poi Dio ci pensa”; “Guardo i fatti miei”. Deve cambiare dunque l’approccio mentale alla politica e a tutto ciò che riguarda la comunità, abbandonando l’egoismo e l’opportunismo. Il turismo deve essere costante, non relegato a un dato evento o periodo e per fare ciò è fondamentale una vivibilità estetica cittadina, unita sicuramente alla tradizione ed alla gastronomia ma soprattutto alla sanità. Necessario per i turisti è la sicurezza sanitaria per scegliere una data meta dove trascorrere una vacanza. Quando questo teatrino politico sarà terminato, le maschere fisse (tipo quelle delle commedie Plautine) verranno deposte e avremo eletto una nuova guida, fondamentale è che i cittadini tutti combattano per la tutela dei propri diritti. Il potere è sempre in mano al popolo che ha la possibilità di scegliere ed essere parte attiva . Non abbandoniamoci all’apatia ed alla rassegnazione, altrimenti, senza cultura reale, senza concretezza e sanità, la nostra regione è destinata a spopolarsi sempre di più e a rimanere in mano ai soliti che vivono di clientelismo ostentando la meritocrazia.

PUBBLICATO 09/06/2022 | © Riproduzione Riservata





Ultime Notizie

OPINIONE  |  LETTO 1839  
Da pazzo a pazzo
Caro prof. Tridico, da calabrese a calabrese, ma lei è pazzo? Ad usar il pensiero del divo Andreotti, i pazzi liberi in circolazione, per definizione, erano due: uno era quello che si credeva Napoleon ...
Leggi tutto

COMUNICATO STAMPA  |  LETTO 1042  
13° International Campus Festival - Acri, 26-29 agosto 2025 La musica internazionale incontra i luoghi simbolo della città
Torna ad Acri uno degli appuntamenti più attesi dell’estate musicale calabrese: dal 26 al 29 agosto 2025 si tiene la 13ª edizione estiva dell’International Campus Festival, organizzato dall’Accademia ...
Leggi tutto

AVVISO  |  LETTO 886  
La sanità saccheggiata secondo Gioffrè
Sinistra Italiana - Circolo di Acri invita l’intera cittadinanza a partecipare alla presentazione del libro di Santo Gioffrè “Tutto Pagato”. L’evento organizzato per martedi 26 agosto alle ore 20:30 i ...
Leggi tutto

LETTERE ALLA REDAZIONE  |  LETTO 1453  
Truffa agli anziani. “Mio padre salvato dai carabinieri di Acri”
Un grazie di cuore ai Carabinieri della caserma di Acri. Vorrei condividere.... ...
Leggi tutto

OPINIONE  |  LETTO 1698  
Niente di straordinario
Per dovere di cronaca e soprattutto per rispetto di tante persone che hanno prestato e prestano servizio, con professionalità e dedizione, per garantire il funzionamento del nostro ente, si invita il ...
Leggi tutto