OPINIONE Letto 1920  |    Stampa articolo

Chiudi Gli Occhi. Dormi. Sogna

Foto © Acri In Rete
Classe 4A Liceo Scientifico
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Noi ragazzi della classe 4A Liceo Scientifico abbiamo realizzato, ispirati dal nostro Professore di Disegno e Storia Dell’Arte, F.A. Ranaldi, un gioco di specchi che riflette la maestosità della nostra Basilica, del nostro centro storico, del paesaggio, delle nostre culture e tradizioni. Quando ci fu chiesto di realizzare questo nostro lavoro eravamo inizialmente scettici, “Sarà un gioco da ragazzi, ci siamo stati decine di volte in questo posto, è quasi come se fosse la nostra seconda casa”. Errore fatale. Dalle strette “cavarelle” all’odore inconfondibile di quella cucina che sa di casa, che fuoriusciva da qualche finestra, ci siamo inerpicati tra i segreti meglio nascosti della nostra terra e ci siamo rattristati. Com’è possibile che cotanta bellezza possa essere ancora definita “nascosta”.
Ci siamo resi conto che si trattava di un’opportunità. Una chiave d’accesso al “Cambiamento”, parola tanto abusata tra di noi ai giorni d’oggi. Ma perché cambiare? Perché far finta di essere ciò che non si è quando ciò che si è, è bellissimo?
Abbiamo voluto donare alla nostra comunità un qualcosa che potesse incarnare questo concetto.
Non Cambiare ma Valorizzare. “Go big or go Home” questo è il nostro motto, che tradotto significa più o meno “Fai le cose in grande oppure fai la strada di casa”. È proprio per questo che abbiamo realizzato una versione in lingua inglese del nostro lavoro. Noi crediamo nel futuro del nostro paese, troppo spesso protagonista del fenomeno della “fuga dei cervelli”.Quegli stessi cervelli che il nostro paese ha contribuito a plasmare, a renderli delle menti pensanti pronte a fare una differenza nella società; quelle stesse menti che qui non possono restare, poiché qui il loro futuro lo vedono offuscato.
I numeri sono esorbitanti, tante persone hanno abbandonato il sud negli ultimi 25 anni quante ne sono gli abitanti di Palermo e Napoli.
Qui il futuro non si vede proprio perché ogni volta che si mette piede sul Bus diretto al nord, nel trolley, accanto agli affetti, parte con loro il futuro del nostro paese.
Chiudi gli occhi… Dormi… Sogna…


… E’ autunno, vivo un paesaggio mozzafiato, alberi rossi, verdi, gialli; i fiori di lino alla fermata dell’autobus completano la mia realtà “impressionista”.
Anche oggi Angelo, l’autista, è puntuale…come sempre! All’interno siamo in molti, la maggior parte studenti; ognuno seduto con in mano il suo smartphone alla ricerca di qualcosa.
Ogni tanto alzo lo sguardo e osservo gli alberi e gli strapiombi che segnano la guida sicura di Angelo.
E’ da tanto (si fa per dire, ho 17 anni) che vivo questo mio territorio restando una volta di qua e fermandomi una volta di Là.
E’ bello scendere, arrivare a valle e passare dall’altra parte, al di là del Fiume Mucone – d’estate riesco ad ascoltare la sua “voce”- per poi risalire la montagna fino a rivedere il chiarore del cielo e delle nuvole…è proprio lungo la salita che mi assopisco e … inizio a sognare.
L’autobus si ferma all’Autostazione di Piazza Purgatorio, entro all’interno, utilizzo i Servizi Igienici e vado al Bar, è tutto estremamente attuale. Con il mio smartphone faccio tutte le più moderne azioni, una voce gentile ma metallica annuncia, insieme a cartelloni supertecnologici, partenze e arrivi.
Nella grande sala tanta gente proveniente dai paesi vicini organizza la sua giornata. Mi siedo al tavolino del Bar chiedo una fetta di crostata -buona quasi come quella di mia nonna- e un cappuccino. E’ bello vedere il mio paese pieno di persone!
Il mio paese è diventato ormai da anni meta dei più famosi circuiti del turismo religioso infatti, nell’ampia sala dell’Autostazione, ci sono tante persone venute per visitare il paese dei Santi; dei giovani ragazzi, tutti vestiti allo stesso modo, esperti in belle arti e non solo, fanno da guida lungo i Percorsi, la Casa e le Chiese dei Santi come la Basilica di Sant’Angelo e la Chiesa di San Francesco di Paola dove sono conservati i resti sacri di Beato Francesco Maria Greco.
Le Agenzie, sono diventate una presenza importante nel nostro paese, hanno preso contatti con Ristoratori e Albergatori, i quali sanno bene come accogliere chi viene da fuori. Del resto sia l’accoglienza che l’arte culinaria nel mio paese non è mai stato un problema, è riconosciuta “universalmente”.
Tanti hanno scelto il pranzo tradizionale acrese ormai proposto nelle Fusillerie dell’intero territorio comunale … Fusilli con Carne di Capra… altri hanno preferito il Capretto con le Patate -ambedue rigorosamente Silani- qualcuno ha gustato ortaggi e prodotti a km 0 conditi con i nostri olii extravergine, altri i nostri latticini, frutto di un’esperienza ultracentenaria delle masserie silane, …tutti hanno degustato Cullurialli e Bucconotti con marmellata di amarene...
… Oddio! Il cibo ha riempito i miei pensieri: ”Sono un’acritana verace!”
L’autobus sobbalza, apro gli occhi, guardo le nuvole…mi assopisco…voglio dormire!
Il mio amico Mathias è con la sua moto vicino all’uscita dell’Autostazione, lo vedo, lo chiamo…dobbiamo andare da Davide, ci aspetta a Piazza Sant’Angelo.
Salgo sulla moto, dietro a Mathias, lui ha il casco …io no! Lo so…non si fa!
Alla partenza: Sgomma e s’Impenna… e io guardo le nuvole! – sono proprio belle –
Percorriamo Parco Calamo, in alcuni tratti della strada il torrente è visibile, hanno realizzato delle ampie aperture con la possibilità di scendere lungo l’argine, qui hanno ripulito e abbellito delle piccole aree di sosta…chiedo a Mathias di fermarci ma non mi sente, il rumore della sua moto è assordante e lui … è attento!
Siamo arrivati ai piedi di una struttura estremamente moderna, diversa dal resto ma, bella! È l’ascensore comunale.
Un nutrito gruppo di turisti è in fila in attesa del proprio turno per salire a via Padula. Il personale di una cooperativa di giovani gestisce la struttura, sono attenti, professionali.
Il mio amico accelera, mi stringo a lui… guardo le nuvole! – sono ancora più belle –
Siamo alla Fontana dell’Acquanova, in prossimità di Piazza Sprovieri, su via Padula. Alla mia sinistra c’è la Chiesa dell’Annunziata.
Ai lati del Sagrato della Chiesa i tavolini dei locali sono tutti occupati: professionisti, studenti, persone venute per visitare Acri, per recarsi nei diversi Uffici presenti nel mio paese, o per far visita ai malati in Ospedale; c’è anche un gruppo di Ricercatori dell’Università della Calabria gemellati con l’Università di Torino che ha individuato il territorio del mio paese adatto a ricercare la varietà e variabilità degli organismi viventi e dei sistemi ecologici presenti.
Sempre fermi all’Acquanova, intravedo in lontananza una scultura in acciaio e vetro colorato -Io lo so! E’ un’opera di Silvio Vigliaturo. Più lontano un Chiosco della Musica o Cassarmonica, per tutti noi Gazebo, al suo “interno” musicisti con tanti strumenti … forse stanno preparando e provando uno dei tanti concertini stagionali.
Mathias ancora una volta accelerando mi fa quasi cadere… penso: è bello vedere il mio paese “vivo”, pieno di persone “nuove”, affaccendate, interessate, con tanta voglia di fare, di creare e di crescere…alzo lo sguardo al cielo …guardo le nuvole.
Siamo ora su via Padula, anche il nostro storico Corso è affollato, i negozi sono quelli di sempre ma, rinnovati, moderni, attuali, fra essi anche qualche marchio importante …eh già! Alcuni stilisti famosi hanno scelto via Padula per le loro griffes … alzo lo sguardo …guardo le nuvole del mio paese…perché hanno scelto un piccolo grande paese? Perché hanno aperto le loro boutiques in un paese di montagna? Perché hanno scelto l’ultima regione d’Italia? Forse perché il mio paese è ora un esempio di Pianificazione Territoriale, di Progettualità, di Qualità della vita, di buona Sanità, di Inclusione Sociale…forse perché nel mio paese siamo riusciti a eliminare gli “Ostacoli” sociali e architettonici, forse perché tutti riescono a vivere le strade, i vicoli prima inaccessibili…forse perché le griffes convivono con gli odori dei taralli e bucconotti del forno di via Padula …non so il perché…so soltanto che ancora una volta, con gli occhi chiusi…guardo le nuvole… sono bianche, pulite, definite…sono belle!
Mathias continua a guidare! Chiedo: “ma l’Ospedale? … dopo devo far visita ad una mia amica…” urlando per sovrastare il rumore della sua moto dice: “l’Ospedale è stato rinnovato, potenziato. E’ utilizzato da tutti i paesi vicini – Vaccarizzo albanese, San Cosmo albanese, San Demetrio Corone, Santa Sofia d’Epiro, San Giorgio albanese, Bisignano, Luzzi, Rose, Montalto e addirittura qualcuno arriva anche da Celico e da Longobucco, preferiscono il nostro perché gli altri ospedali sono affollatissimi… e, poi, ancora più forte grida… il mio paese è il più belloooooo!!!… É pazzo! Alzo lo sguardo …guardo le nuvole. Sulla stessa via, vicino alla scalinata che conduce al Palazzo Padula, su una vetrina c’è una locandina, a giorni ci sarà il Premio Padula …è un Premio Nazionale, proprio come il biennale Premio Arena.
Mathias “sgomma, “si impenna” quasi cadiamo!
Passiamo davanti a un palazzo, si vede che è stato ristrutturato da poco…ci sono persone che entrano e che escono, qualcuno è accompagnato, un altro ha una fasciatura al braccio…sarà la struttura sanitaria da sempre efficiente e al servizio della collettività …- guardo le nuvole, chiudo gli occhi…sogno- è tornata a funzionare …intravedo medici e infermieri.
Mathias conosce bene le stradine del Centro Storico, procede piano, ci sono persone gruppetti di ragazzi e vecchietti seduti sulle panchine.
Saliamo passando davanti a Palazzo Spezzano, il mio accompagnatore saluta un suo amico.
Siamo arrivati a Piazzetta Don Antonio Pellegrino, guardo a destra e vedo il Campanile della Chiesa di San Nicola di Belvedere, in lontananza la Collina Castello e quanto rimane del nostro Castello Normanno. La collina con il suo pianoro è sempre frequentatissima, i ragazzi, e non solo, a tarda sera amano guardare le stelle, infatti, la collina è diventata un punto di osservazione astronomico amatoriale.
Anche l’edificio scolastico, da poco realizzato, è diventato un edificio ricettivo, e capolinea per chi ama “tuffarsi” con il Volo dell’Angelo nelle vallate che arrivano al Fiume Mucone, una stazione di arrivo è nelle vicinanze di via San Leonardo… amo le nuvole, guardo e sogno! …Ah! Dimenticavo, a via San Leonardo dei ragazzi organizzano visite guidate a bordo di grossi Quad, scendono nella valle del Mucone percorrendo le vecchie stradine di campagna … amo le nuvole!
Salendo a destra la casa natale di Sant’Angelo, appena dopo la maestosa facciata di Palazzo Giannone, il cancello é aperto, davanti al portone d’ingresso, studenti liceali e universitari in attesa di entrare per visionare e utilizzare la ricca biblioteca, completamente rimessa a nuovo e informatizzata con le più moderne tecnologie. Chiudo gli occhi…guardo le nuvole…sogno!
Mathias comincia a salire verso il Rione Cappuccini…dà gas …accelera… la salita è veramente ripida… ancora a destra l’imponente prospetto di Palazzo De Simone-Julia, dicono sia del ‘600.
Intravedo i Campanili della Basilica, ci siamo, …e invece no! La moto gira a sinistra …siamo a Piazza Falcone, gira per due volte intorno ad una fontana di forma circolare poi, finalmente, siamo davanti all’ingresso imponente di Palazzo Sanseverino-Falcone. Il Palazzo è enorme, importante, classico per come si addice ad un Principe e alla sua Principessa…è qui che amavano trascorrere le loro vacanze estive …andando a cavallo, rigorosamente accompagnati dalle loro guardie, nei boschi di castagno della Caccia.
Davanti al Palazzo tante persone, dico a Mathias: “ma non sono acritani e non parlano in italiano, mi sembra siano americani.”
Guardano, entrano nel Museo di Arte Contemporanea -MACA- incuriositi dai colori del vetro del Maestro Silvio Vigliaturo … sono affascinati ; altre persone salgono alcuni a destra altri a sinistra, vogliono visitare il Museo del Risorgimento, il Museo della Flora Spontanea e poi vedere la Sala Affrescata adiacente il “Salone delle feste” oggi Sala del Consiglio Comunale...
Mathias mi fa segno: ” …dobbiamo andare …Davide ci aspetta!”
“Sgomma” …”s’impenna” guardo le nuvole …sogno! ormai sono abituata
Arriviamo a Piazza Sant’Angelo da Piazza Falcone, a sinistra la Basilica di Sant’Angelo, maestosa, imponente … di fronte una Piazza con fontane, zampilli colorati, rampe per disabili e non solo, bassorilievi argentati che raccontano la Santità di Lucantonio Falcone, colonne in acciaio, un porticato che racconta l’arte di famosi artisti contemporanei con le loro donazioni volontarie, tre enormi alberi di magnolia vicino alla Basilica segnano un’area destinata alla sosta – sacro e profano si fondono diventando un tutt’uno.
La Piazza è un fiorire di gente di tutte le età, anche i frati cappuccini accompagnano i visitatori e i pellegrini.
Persone disabili, persone bisognose, tutti vivono la Piazza. Qualcuno si è allontanato verso la Chiesetta piccola dove è custodita la Madonna dei Bisogni, simbolo del Santo e dei suoi compaesani.
Le nuvole sono ormai alte nel cielo, il nitido colore azzurro e Mathias, che non fa altro che …rumore, mi fanno ritornare, solo per un attimo, alla realtà.
Sono davanti all’inferriata della Basilica … chiudo gli occhi… sogno!
C’è Davide che con i suoi colleghi americani ha fatto del nostro paese il suo “Quartier Generale”… ha pianificato, cercato, creato opportunità per lui e i suoi colleghi ingegneri.
Il paesello sperduto è diventato un laboratorio a cielo aperto…Poesia, Letteratura, Gastronomia, Arte, Artigianato, Pulizia dell’aria, Ambiente non inquinato sono, ormai una realtà internazionale. #ACRIgreenACRI.
Mathias… ha tolto il casco, mi vede, mi guarda e grida: ”SVEGLIAAAAA”
Davide e noi tutti della 4A del Liceo Scientifico V. Julia together with the still dreamy professor Ranaldi alziamo la testa, chiudiamo gli occhi e ….we dream!!!
Non siamo certi del nostro futuro, tantomeno di quello del nostro paese, ma una cosa la vogliamo urlare a tutti Voi: “ il mio paese è là dove passano le nuvole più belle!”

P.S. SILENZIO!….!!! DAVIDE STA RACCONTANDO L’ARCHITETTURA DELLA BASILICA DI SANT’ANGELO D’ACRI AD UN GRUPPO DI AMERICANI ARRIVATI OGGI NELLA NOSTRA AUTOSTAZIONE DI PIAZZA DEL PURGATORIO E DEI RAGAZZINI GIOCANO AL CENTRO DELLA PIAZZA INTORNO AD UN PICCOLO CIPRESSO!
Alza lo Sguardo al cielo
Guarda le nuvole
Chiudi gli occhi.
Dormi. Sogna!



PUBBLICATO 09/02/2023 | © Riproduzione Riservata





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