Calcio. Basta umiliazioni, gli attuali dirigenti si facciano da parte e l’amministrazione comunale prenda le distanze


I gruppi organizzati di tifosi dell'Acri

Egregio Direttore, prendiamo spunto dalle considerazioni fatte dal sig. Franco Bifano su questa testata giornalistica dal titolo “Retrocessione premeditata”.
Siamo pienamente d'accordo, è proprio una Retrocessione Premeditata, gestita da persone che non ci hanno mai rappresentato, non ci rappresentano e non ci rappresenteranno mai. Lo diciamo a scanso di equivoci in modo tale che ognuno sappia quale strada prendere. Noi siamo i tifosi del calcio di ACRI, qualsiasi sia il nome, e dei colori Rossonero dell’amata squadra di calcio. Siamo stanchi non possiamo più passare sopra ad una vergogna del genere, che offende la centenaria storia calcistica di Acri, i sacrifici fatti dalle varie dirigenze e di tutti noi tifosi che siamo stati sempre a fianco della squadra. Quello che è successo in questa annata calcistica è assurdo e vergognoso, e non ci ha lasciato indifferenti, come qualcuno può pensare. Siamo stanchi, delusi, ma soprattutto arrabbiati verso chi volutamente e per un obbiettivo preciso, ha distrutto il calcio ad Acri. Se si era consapevoli di non aver la disponibilità economica per fare un campionato di calcio di Eccellenza Calabrese, si sarebbe dovuto, con correttezza, mettersi da parte lasciando ad altri la possibilità di salvare la categoria. Chi è retrocesso non è il sig. dirigente, ma la Città di Acri. Chi ogni domenica raccoglieva valanghe di reti, su ogni campo della Calabria, non era il sig. dirigente, ma la Città di Acri. Questi signori devono vergognarsi, lasciare il titolo all’Amministrazione Comunale e non farsi più vedere. Non saremo più tolleranti, ebbene che si sappia, e non accetteremo scuse. L’unica risposta dignitosa è non farsi più vedere nel mondo del calcio Acrese. Dobbiamo a questo punto, riabilitare tutte quelle persone che negli anni hanno, invece, difeso con dignità i colori rossonero garantendoci sempre il rispetto di tutte le tifoserie e non le umiliazioni di quest’anno. A loro chiediamo scusa e diciamo sin da adesso, che saremo al loro fianco, qualora decidessero di dedicarsi alla rinascita del Calcio Acrese. Chiediamo all’Amministrazione Comunale di guidare questo processo da noi auspicato e avrà i tifosi dalla sua parte. Il Tempo è scaduto. Buona Pasqua e sempre Forza Lupi. |
PUBBLICATO 03/04/2023 | © Riproduzione Riservata

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