OPINIONE Letto 3930  |    Stampa articolo

Acri potrebbe diventare una città fantasma!

Foto © Acri In Rete
Francesco Foggia
condividi su Facebook


Con oggi siamo all’undicesimo giorno di blocco automobilistico per l’innesco di una colata di circa 40 mc di fango su un incrocio stradale lungo Viale Beato Angelo, dopo tre giorni intensi di pioggia, fra il 3 e il 5 aprile scorso.
La soluzione perentoria di interdire con barriere in cemento la mobilità stradale fra i rioni acresi e fra il centro storico e la frazione di Là Mucone è l’ennesima prova (dopo quella di procedere di notte al taglio del cipresso in Piazza Purgatorio o l’altra di chiudere le scuole per una presunta precipitazione nevosa o le altre ancora di dare risposte pregiudiziali a incontestabili richieste dei cittadini) della poca considerazione che gli amministratori comunali nutrono per gli abitanti di Acri. Io, infatti, non mi sento rispettato dalle ultime “iniziative” personali del sindaco né come cittadino né tanto meno come tecnico co-redattore della Relazione Geologica acclusa al PRG, della quale qualsiasi suo autore ne dovrebbe rispondere fino all’adozione del nuovo strumento urbanistico (quanto tempo ancora per il PSC?).
Questi provvedimenti radicali non penso che siano confacenti con il nostro sistema democratico!
Quale redattore della suddetta Relazione geologica mi sento in dovere di far notare ancora una volta che il territorio acrese è soggetto a dissesti profondi per il 9,37% (pari a ha 1.860); a dissesti del suolo e localmente del sottosuolo per il 12,36% (pari ad ha 2.455); a dissesti superficiali per il 6,75% (pari a ha 1.340).
Un cittadino che intende amministrare Acri non può ignorare lo studio geomorfologico e geologico-tecnico a corredo del PRG, lo strumento urbanistico del 1980-81 tuttora vigente, ma lo dovrebbe consultare e provvedere a suggerire o a programmare interventi come minimo su 5.655 ettari, il 28,48% del territorio comunale, al fine di prevenire probabili eventi franosi per effetto di straordinarie precipitazioni atmosferiche.
Se si intende amministrare ignorando le peculiarità, la morfologia e la fragilità fisica del territorio di Acri (in accordo con la fragilità dell’intera Calabria, “sfasciume pendulo sul mare”) tanto vale che si predispongano barriere cementizie su ogni strada che conduce in questo luogo e che si rinunci a perorare la costruzione della strada a scorrimento veloce “Sibari-Sila” e le altre infrastrutture che lo raggiungono o lo attraversano per arrivare a Camigliatello Silano o sul Mare Jonio!
Così facendo Acri lo si potrebbe inserire nell’elenco delle “gost towns” (città fantasma): i centri urbani abbandonati dai propri abitanti!

PUBBLICATO 15/04/2023 | © Riproduzione Riservata





Ultime Notizie

I PENSIERI DI PI GRECO  |  LETTO 914  
Torrenti discariche ed infuriati branchi di cinghiali
Il borgo fra le montagne forse non ha mai vissuto nel totale abbandono come adesso. Un ambiente, un tempo ridente e suggestivo, trasformato dall' incuria e dall' abbandono in un luogo dove ...
Leggi tutto

OPINIONE  |  LETTO 2917  
A vrodaglia
Oggi ero al negozio preferito di Pia, che non è Sephora, che non è Zara e che non è manco l’Ikea ma è “Tutto fido, discount per gli animali”. Avevo la lista della spesa per il cane e per i gatti che n ...
Leggi tutto

COMUNICATO STAMPA  |  LETTO 704  
Sabato 14 Giugno - Passeggiata ecologica
Serra Crista a 1125 m s.l.m. è un suggestivo punto panoramico da cui la vista spazia fino al lontano Mare Ionio. Sabato 14 Giugno alle ore 8:30 i volontari di Plastic Free si riuniranno davanti al Par ...
Leggi tutto

IL FATTO DELLA SETTIMANA  |  LETTO 4180  
Cinghiali, roditori, errore umano, incendi, furto di rame e ( grottesche ) file di auto lungo la statale 660
Oramai stiamo diventando la città del black out telefonico. Amici e familiari che vivono altrove ci irridono. Quindici ( 15 ) ore sono una cosa inaccettabile. In attesa che la Telecom ...
Leggi tutto

OPINIONE  |  LETTO 1304  
Alla ricerca del segnale perduto
In principio fu il Pensiero, quello di Cartesio che con aria solenne disse: “Cogito ergo sum” - Penso, dunque sono! Poi arrivò un tale Siffredi (Rocco) che in modo meno profondo, ma decisamente più fi ...
Leggi tutto