OPINIONE Letto 2265  |    Stampa articolo

#amministrazione(c)attiva

Foto © Acri In Rete
Innovatori della Politica
condividi su Facebook


A chiunque si domandi cosa occorra per convertire un'amministrazione efficiente ed incisiva in una, al contrario, insufficiente e poco produttiva si potrebbe realisticamente rispondere: il modo in cui essa programma, progetta, opera e realizza; più banalmente, invero, si potrebbe altresì rispondere che tutta la differenza del mondo è contenuta in una singola, unica, piccola lettera dell'alfabeto: la consonante “c”. Tanto basta infatti a convertire lo slogan social # amministrazioneattiva nell’ altrettanto accattivante  #amministrazione(c)attiva.
“C” come cani, randagi, i quali sempre più imperversano in varie porzioni del territorio alla ricerca di un’ Oasi Canina diventata nel frattempo un miraggio in mezzo al deserto.
“C” come cantiere, aperto, espressione inflazionata di cui i politici amano riempirsi la bocca per giustificare il proprio operato presente e futuro ma, che a conti fatti, sovente fa rima con ben poco di concreto da consegnare nell’ immediato alla Città (la vicenda Palazzetto dello Sport sta diventando l’emblema dell’attesa inattesa, specie dopo la presentazione in pompa magna di qualche mese fa).
“ C” come controsenso, l’ennesimo, di cui siamo testimoni, in riferimento all’arteria di collegamento fra Acri e Cosenza, diventata oggigiorno improvvisamente troppo scomoda e poco scorrevole per collegare efficacemente le due realtà, ma che avrebbe consentito, solo ieri, a centinaia di mezzi pesanti di poterla percorrere per raggiungere il sito potenzialmente individuato per ospitare l’Ecodistretto.
“C” come colorante, alimentare, una soluzione abbandonata sul tavolo da almeno sei anni per dissuadere i furbetti dell’acqua dall’utilizzo improprio di questa preziosa materia prima e mai adottata, non si sa per quale motivo, da chi di dovere, specie nei momenti di grave crisi idrica.
“C” come Comitato, anzi Comitati. Quello che si batte, giustamente e da tempo, per i diritti sacrosanti dei cittadini che si vedono ogni giorno depredati di un pezzo di sanità, adesso ha finalmente ricevuto la benedizione delle Autorità, perché sulla salute, ma, si potrebbe aggiungere, anche sulla pessima gestione regionale bipartisan della vicenda, non ci possono essere distinzioni di colore politico; mentre quello che si batte, non per contrastare le energie rinnovabili o per far perdere ad Acri un’altra occasione, come qualcheduno continua a sostenere, quanto piuttosto per intavolare un discorso democratico basato sulla valutazione collettiva e sul confronto degli eventuali vantaggi e dei potenziali limiti, legati all’installazione di un Parco Eolico in un’area a forte vocazione paesaggistica e boschiva, viene quasi dipinto come un demonio antiprogressista.
“C” come cittadini, fortunati, dalla cui parte si trovano sempre i rappresentanti eletti e delegati. Gli stessi che compaiono rassicuranti in qualche selfie in cui promettono che il ripristino della condotta che rifornisce di acqua la “Vasca di Pietramorella” è finalmente realtà, salvo poi essere smentiti fragorosamente dai fatti, i quali vedono la  medesima “Vasca” più asciutta del solito.
“C” come capacità, d’intercettamento, una delle prerogative di questa Amministrazione dalla quale ci si aspetta, pazientemente e con rinnovata fiducia, l’opera di ingegnerizzazione delle reti idriche promessa, cifre alla mano, ormai qualche anno or sono ma, al momento, mai realizzata.
“C” come cerimonie, ripetitive, nelle quali si festeggia come una conquista epocale la riapertura, permanente (nel senso di: per pochi mesi) del Presidio dei Vigili del Fuoco, in attesa che la fine dell’estate possa sancirne la chiusura permanente (nel senso di: per molti mesi).
“C” come Calcio Acri, la cui gloriosa storia decennale rischia di venire sommersa dall’assordante indifferenza delle Istituzioni.
“C” come carenze, gravi, nell’erogazione dei servizi. Viabilità disastrata, illuminazione pubblica a singhiozzo, sfalcio dell’erba a macchia di leopardo, manutenzione stradale delegata all’utilizzo di colonnine semaforiche portatili.
“C” come Cyrano de Bergerac, dal quale prendiamo spunto per parafrasare una delle sue espressioni più celebri, secondo cui, in fondo la “c” non è altro che un apostrofo rosa tra le parole: #amministrazione attiva.

PUBBLICATO 21/07/2023 | © Riproduzione Riservata





Ultime Notizie

I RACCONTI DI MANUEL  |  LETTO 954  
Marzo il pazzo ed il pastore
Questa qui è una delle tante leggende popolari per grandi e piccini della nostra.... ...
Leggi tutto

AVVISO  |  LETTO 620  
Croce Rossa Acri. Al via il nuovo corso per diventare volontario
Al via il nuovo corso di accesso, per far conoscere il mondo della Croce Rossa e fornire una prima base teorica e pratica indispensabile per affrontare le sfide che si presentano nel lavoro quotidiano ...
Leggi tutto

COMUNICATO STAMPA  |  LETTO 453  
In atto il piano catture in attesa dell’oasi canina
Nella giornata di ieri, con intervento immediato di Vigili e squadra cattura, sono stati catturati due cani randagi, segnalati come soggetti aggressivi. Stiamo ...
Leggi tutto

AMBIENTE E TERRITORIO  |  LETTO 916  
Previsione ed allerta. Ecco la differenza. Necessaria la riclassificazione delle aree
Non è stata la prima volta, non sarà l’ultima. Che le previsioni meteo per il nostro territorio venissero smentite dai fatti. Sui 200 chilometri quadrati, difatti, nella giornata di giovedì ...
Leggi tutto

IL FATTO DEL GIORNO  |  LETTO 1176  
Ordinanze inopportune e amministratori timorosi e avventati
Ci risiamo. Ancora una volta l'amministrazione comunale ha emesso un’ordinanza inopportuna e inutile firmata, come vuole la legge, dal sindaco Capalbo. Si tratta infatti di ...
Leggi tutto