Estate Acrese da dimenticare


Angelo Giovanni Cofone

Nulla di nuovo all’orizzonte per la settima estate acrese siglata dall’amministrazione Pino Capalbo. Nonostante gli sforzi degli amministratori e dei loro impavidi sostenitori, non si è potuto che registrare uno scarso appeal degli eventi, tolti due concerti e una notte bianca che funziona da sola senza grosso sforzo, in una città che ha espresso il suo più totale senso di abbandono e degrado urbano.
Al netto di una rassegna estiva vivacizzata più che altro da concerti e spettacoli organizzati grazie, solo e soltanto da privati le ricadute culturali e l’apporto socio-economico esterno nelle notti acresi sono stati deludenti. La scarsa presenza di attività commerciali su corso S. Pertini e sulle due piazze collegate (Sprovieri e Matteotti) sono una testimonianza di regressione. Le serrande abbassate sono intervallate solo da qualche bar, una pizzeria un pub… L’impoverimento commerciale e lo spopolamento cittadino si avverte oggi con tutta la sua criticità dopo le feste, quando partono gli studenti per l’università, i parenti e gli amici per le lontane città del nord o all’estero perché ad Acri non hanno trovato più modo per restare e lavorarci. Cosa è stato fatto in sei anni come amministrazione per cercare di affrontare questa crisi che attanaglia la nostra cittadina, quali iniziative per rianimare il corso principale, magari attraverso un’attività di intermediazione tra proprietari e potenziali affittuari dei locali vuoti e sfitti al fine di rivitalizzarlo. Cosa è stato fatto in questi sei anni per il centro storico, specie la parte più vecchia del quartiere Picitti. Dopo essere stata attenzionata e ripulita a seguito di una interrogazione presentata dal sottoscritto e dal consigliere Feraudo, versa nuovamente in condizioni pietose: ammassi di pietre e calcinacci abbandonati sul posto, vicoli impraticabili a causa della vegetazione e delle erbacce presenti; immobili fatiscenti ed a rischio crollo a fianco di altri in parte ristrutturati dal comune con finanziamenti pubblici e adesso abbandonati a se stessi divenuti ricovero per animali di ogni genere e specie. Cosa è stato fatto in questi sei anni per lo stato di degrado della viabilità e la fatiscenza di gran parte delle infrastrutture sportive comunali: interi tratti di strade impraticabili a causa delle innumerevoli buche presenti e marciapiedi piene di erbacce, cunette sporche, campi di calcetto abbandonati a se stessi e per molti versi inaccessibili a causa della vegetazione cresciuta tutta intorno e delle recinzioni rotte che non vengono sistemate da anni, pista ciclabile ripulita in modo maldestro ed imperito. La situazione è ancora peggio nelle contrade. A dispetto dei proclami autoreferenziali degli amministratori, molte arterie comunali risultano impercorribili con auto normali a causa delle voragini presenti sul manto stradale e la maggior parte di esse non sono state ripulite della vegetazione presente ai margini delle carreggiate con pericolo per la stessa circolazione stradale. Cosa è stato fatto in sei anni per la questione depotenziamento ospedale che oggi incombe più che mai, per cercare di bloccare lo scempio dell’impianto mini-eolico in località Serra la Capra, per accelerare i lavori di adeguamento sismico delle scuole elementari di Campo Sportivo e c/da San Martino, dell’immobile ex IPSIA e della vecchia sede ambulatoriale dell’Asp non ancora ultimati e consegnati e, da ultimo, per cercare di evitare lo spostamento (o meglio, lo sballottamento) di alcune classi dei bambini delle elementari di Campo Sportivo in altre sedi a seguito dell’apertura di un centro CAS al piano terra di un edificio privato, già sede dell’INPS e dell’istituto tecnico per geometri. Su queste tematiche, come su altre di interesse collettivo, nei limiti e secondo le prerogative del mandato di consigliere comunale di minoranza ho vigilato e continuerò a vigilare richiedendo informazioni e documenti, effettuando sopralluoghi e sollecitando l’intervento dei competenti uffici; al contempo continuerò a battermi per far valere i diritti della comunità rapportandomi con cittadini, comitati ed associazioni e, se necessario, denunciando pubblicamente eventuali disservizi e disfunzioni della macchina amministrativa. |
PUBBLICATO 10/09/2023 | © Riproduzione Riservata

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