I motivi della mia scelta


Salvatore Palumbo

In merito alla scorsa seduta del Consiglio Comunale del 23 ottobre, sento l’obbligo personale, per il rispetto ed il senso di responsabilità che nutro nei confronti dei cittadini, dei miei elettori e del mio Partito, di prendere pubblicamente posizione su quanto accaduto.
Ho condiviso, sin dall’inizio, con gli altri esponenti della minoranza, sottoscrivendola, la richiesta di indizione del Consiglio Comunale aperto diretto alla discussione sul Parco Eolico di Serra Crista ed all’eventuale deliberazione di un referendum cittadino. Era ed è un tema importante per il futuro della nostra Città ed insieme a Fratelli d’Italia Acri, si è ritenuto sacrosanto assicurare il diritto dei cittadini a conoscere con la dovuta esattezza i termini della questione. Il relativo ordine del giorno, come regola dello Statuto di Fratelli d’Italia, è stato discusso in una riunione dell’Assemblea degli Iscritti del 21 ottobre, laddove il Circolo ha unanimemente concordato, insieme al sottoscritto, di intervenire nei lavori del Consiglio e delineare e chiarire la posizione del Partito sia nel merito del Parco Eolico che con attinenza al procedimento di convocazione del Consiglio Comunale. All’apertura dei lavori, a seguito delle decisioni del Presidente del Consiglio sull’introduzione dell’ordine del giorno da parte del Consigliere Cofone, i Colleghi di minoranza hanno ritenuto, per le loro legittime ragioni, di abbandonare l’aula, mentre personalmente ho scelto di rimanere e partecipare alla seduta, per un altrettanto e credo non discutibile legittimo atto di assoluta responsabilità al ruolo che i miei elettori ed il Partito mi hanno assegnato. In quella seduta, ho dapprima rimarcato che il Presidente del Consiglio Comunale, non garantisce e non ha garantito anche nella specifica occasione, quell’imparzialità e terzietà nella conduzione dei lavori che la carica, la legge e lo Statuto Comunale gli attribuiscono. Nel merito, ho rilevato che per il Parco Eolico di Serra Crista, è intervenuto un fatto nuovo che dovrà essere tenuto in debita considerazione nell’ambito della Conferenza di Servizi avviata in sede regionale, l’unico luogo giuridicamente competente a decidere se realizzare o meno l’Impianto. Il Parere Negativo del Ministero della Cultura, Direzione Generale Archeologia Belle Arti e Paesaggio Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per La Provincia di Cosenza, acquisito al prot. n. 2766 del 17 marzo 2022, contiene valutazioni rilevanti per la Conferenza di Servizi, che a questo punto sarà chiamata ad effettuare una scelta ponderata e corretta rispetto agli interessi del territorio e della nostra Comunità. Ho anche direttamente espresso l’opinione, penso fondata, per la quale l’Amministrazione su questa vicenda ha commesso un grave errore politico, non ritenendo opportuno diffondere, al momento della pubblicazione nell’Albo Pretorio del Comune di Acri del 16 novembre 2021, pubblicazione nr. 2021/0002112, l’Avviso di Eneel Green Power S.r.l., con tutti i mezzi più idonei, per dare la possibilità “al pubblico interessato” di presentare osservazioni concernenti la valutazione di impatto ambientale entro trenta giorni dalla pubblicazione, così come previsto dall’art. 27 bis, comma 4, del D.Lgs. n. 152 del 2006. Tale metodo, di natura democratica e partecipativa, già in quel momento, avrebbe certamente garantito non solo una maggiore consapevolezza nei cittadini delle caratteristiche dell’Impianto, ma anche la possibilità alle associazioni, ai movimenti politici, ecc. di presentare le loro osservazioni al Progetto. Sulla procedura di convocazione del Consiglio ho rafforzato quanto sostenuto da tutti i Consiglieri di minoranza, circa il mancato rispetto del Regolamento per diversi ordini di ragioni. Questi i motivi della mia e della nostra scelta di Partito e non penso che si possa dubitare sul fatto che essa sia espressione di senso di autonomia, responsabilità e legittimo esercizio di forza politica di opposizione all’Amministrazione in carica. |
PUBBLICATO 26/10/2023 | © Riproduzione Riservata

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