Trasparenza e legalità. Principi a cui “dovrebbe” ispirarsi un’amministrazione pubblica!


Angela Forte

Ritorniamo sulla “triste” vicenda della Fondazione V. Padula, che ormai, dal mese di Giugno vive in una sorta di limbo! Cari Consiglieri TUTTI, ma soprattutto VOI di opposizione, SVEGLIATEVI! Ricordo, per chi non lo sapesse, che la Fondazione ‘V. Padula’ di Acri, da più di vent’anni è gestita dal prof. Giuseppe Cristofaro che insieme al primo cittadino mi hanno accusata, pubblicamente (con taluni interventi fatti sui quotidiani locali online) di essere “arrogante ed antistatutaria” ed addirittura ammonita (dal Sindaco) col seguente invito: ‘studia, non conosci il regolamento”!
Ma a studiare dovrebbero essere i predetti (unitamente al terzo facente funzioni!!!) che dal piedistallo su cui si sono autocollocati hanno dimostrato di non conoscere lo Statuto della Fondazione Padula e nemmanco le regole elementari della pubblica amministrazione! Autoattribuendosi chiarezza e trasparenza (innanzitutto il prof. Cristofaro) sono stati inviate al mio avvocato due missive: nella prima, esso Cristofaro scrive che i delegati della Fondazione Malito, Fanelli, Abbruzzo mi avrebbero accusato (insieme a lui) di essere “arrogante ed antistatutaria” (sebbene non presenti al CDA del 9 Giugno); nella successiva missiva, dopo che il mio avvocato ha replicato evidenziato la non corrispondenza al vero di quanto asserito, lo stesso Cristofaro cambia le carte in tavola e dice che ai tre delegati, Malito, Fanelli e Abruzzo, sarebbe stato lui a riferire del mio comportamento! Quindi, la gente accusa e diffama “per sentito dire” (certo è che i predetti, da me direttamente interpellati sulla vicenda, hanno escluso qualunque loro giudizio sulla mia persona). Sono stata accusata di essere antistatutaria; che non avrei partecipato alla riunione del CDA della Fondazione del 9 Giugno c.a. (semmai, avrebbe dovuto dolersi del fatto che sebbene fossi ancora io all’interno dell’organo la delegata del Sindaco, alla riunione si è presentato l’assessore alla cultura munito di delega nonostante quella a me conferita non fosse stata revocata: lo Statuto prevede UN SOLO delegato del Sindaco). Ed allora, antistatutario è chi tale accusa ha rivolto a me finanche pubblicamente: 1) il prof. Cristofaro, che non ha ancora approvato i bilanci della Fondazione. Infatti, i bilanci inviati al mio legale, non sono completi, come previsto dalla normativa vigente, molti dei quali privi del parere dei revisori dei conti, per come previsto obbligatoriamente dallo Statuto della Fondazione (anzi, non è dato neppure sapere chi potrebbero essere, ove siano stati nominati, questi revisori!!!). Ma su questo valuterà chi di competenza, che provvederà li analizzerà. Non dimentichiamo molti dei quali, approvati con netto ritardo. A tal riguardo mi chiedo, si programmano le attività senza un bilancio? Come sono stati effettuati i pagamenti!? Pare ci sia ancora un comitato di gestione, perché non ha approvato il bilancio di previsione 2024! Cristofaro, sostiene, in barba a tutte le normative, che il termine previsto nello Statuto non sarebbe ‘perentorio’!!!). Inoltre, i “bilanci” forniti, risultano essere redatti in maniera assolutamente approssimativa: un foglio excel dove compaiono solo ed unicamente cifre sommarie a fronte dei tanti finanziamenti erogati annualmente alla Fondazione. Non sono io a dirlo come si redige un bilancio, ma anche il bilancio “più semplificato” deve contenere i basilari allegati – utili a comprendere anche le attività svolte dalla Fondazione, gli incarichi elargiti, ecc. ecc.- che invece, ripeto, mancano completamente nei bilanci inviati. 2) Analogamente, per come pure evidenziato dal mio avvocato nella corrispondenza intercorsa, anche il Sindaco di Acri: si inventa un Comitato dei delegati (cui fa riferimento nei suoi interventi pubblici) sebbene tale organo NON esiste NE’ è previsto dallo Statuto; invia alla riunione del CDA del 9 giugno 2023 con tanto di delega l’assessore Bonacci sebbene fossi stata nominata io, ad aprile 2023, delegata del Sindaco in seno al CDA (del resto, il Sindaco, avvocato, dovrebbe sapere che là dove è prevista la possibilità di conferire UNA SOLA delega, una nuova delega intanto può essere data se la precedente viene revocata; dico di più: in mancanza di revoca della delega non solo non è ammesso l’intervento di un secondo delegato ma neppure il delegante è legittimato a partecipare alla riunione in quanto con la delega si è ‘spogliato’, temporaneamente, delle relative prerogative. Eppure, il Sindaco ha preteso di partecipare alla ridetta riunione!!!). Nella vicenda, non solo il prof. Cristofaro ha omesso di dare riscontro compiuto alle istanze del mio avvocato ma analogamente il Sindaco, a fronte della richiesta fatta di avere copia protocollata della lettera inviatagli da Cristofaro e da lui pubblicata sui giornali locali online in data 4/10/2023, si è limitato a trasmettere una pec con allegati lo screenshot di un messaggio whatsApp ricevuto da Cristoforo alle ore 22:13 del 04/10/2023 ed un messaggio di Cristofaro inviato sulla mail della segreteria del Comune alle ore 22:51 del 04/2023 (lo stesso giorno della pubblicazione del riferito articolo con relativa lettera allegata). Ciò ci induce a reiterare la richiesta, e lo faccio ora io anche pubblicamente (perché il contenuto di quella lettera, pubblicata, risulta denigratoria nei miei confronti!) di avere copia della lettera ricevuta dalla segreteria del Comune col protocollo di acquisizione e/o con attestazione di conformità all’originale da parte del Segretario Comunale. Si sta, inoltre, valutando di sottoporre la intera questione al Prefetto di Cosenza (che ha competenze sui commissariamenti delle Fondazioni!) per le determinazioni che riterrà di adottare. |
PUBBLICATO 30/01/2024 | © Riproduzione Riservata

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