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Acri e la solidarieta’ senza latitudini

Foto © Acri In Rete
Angelo Sposato
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Le miglia percorse sono il segno di latitudini e di come sia vasta questa terra. Le miglia percorse non contano nulla, terra era, terra è ancora la stessa.
Non esistono i confini, i perimetri sono geometrie per ingabbiare la geografia di un unico mondo che forma.
Le distanze sono panorami, culture ed umanità, non sono muri, reticoli, fili spinati e leggi.
Cherif
è il nome, le cave di bauxite in Guinea e lo sfruttamento di chi confini non se ne pone, Cherif, un ragazzo cui la storia è un presente che si ripete in altri ragazzi.
Cherif
, il cuore di tenebra attraversato lungo il Sael che curva le sabbie senza vertebre come un serpente. Cherif, il sole che non irradia primavere, ma scotta gli occhi e fonde gli orizzonti, il passo successivo ondula stranamente liquido.
E Cherif è arrivato qui, con gentilezza si è fatto accogliere e ad Acri, a “La Casa di Abou Diabo”, spande riflessi di speranza e solidarietà verso i ragazzi del Centro Diurno “Pierino Tricarico” dell’Associazione Raggio di Sole.
Ogni mattina qui si reca ed il fiume immaginifico e terrifico dalla tenebra sfocia in estuari di mani aperte e giunte tra loro.

PUBBLICATO 21/02/2024 | © Riproduzione Riservata





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