OPINIONE Letto 2278  |    Stampa articolo

Gli errori si pagano

Foto © Acri In Rete
Flavio Sposato
condividi su Facebook


Le attuali recriminazioni circa impianti eolici da realizzare/realizzati in Sila Greca sono la dimostrazione di quanto corta sia la visione del futuro della nostra comunità da parte sia degli amministratori di turno che della stessa popolazione.
Erano i primi anni 2000 quando si decise la perimetrazione del Parco Nazionale della Sila, ai Comuni venne richiesto di segnalare le parti del loro territorio che si chiedeva venissero inserite nella zona 2 (la zona 1 è quella a maggior protezione, la 2 invece a protezione più blanda) mentre il comune di Longobucco chiedeva di inserire quasi tutto il suo territorio, compresi i terreni agricoli della Sila Greca, il comune di Acri si sedeva a tavolino e tracciava con la matita i confini del parco.
La stragrande maggioranza dei proprietari di terreni della Sila greca si dissero contrari all’inserimento, per non parlare dei cacciatori, tutti ferocemente contrari, anche gli amministratori dell’epoca (giunta di centrodestra, sindaco Tenuta, ma non ricordiamo opposizioni sul piede di guerra) erano per inserire la minore superficie possibile. Per inciso ricordiamo che quando quest’anno si è ventilato l’inserimento delle aree lungo il torrente Coriglianeto nell’istituenda omonima area protetta (e si trattava quasi solo di aree boscate e molto scoscese) Acri si è detta subito contraria, a dimostrazione che il lupo perde il pelo ma non il vizio.
A nulla servirono voci isolate che predicavano al vento l’utilità di entrare in un parco nazionale; la giunta si riunì con le forze politiche e davanti ad una carta della Sila Greca si indicarono i terreni che non dovevano essere parco nazionale.
Tutti i boschi demaniali lungo il Mucone venivano già inseriti, la logica avrebbe voluto almeno che tutti i terreni tra questi e la strada statale 660 venissero compresi, invece ogni proprietario fece escludere il suo terreno ed i cacciatori ottennero che vaste aree di bosco privato fossero escluse, inoltre tutta la restante Sila Greca veniva esclusa.
Il risultato è che oggi nella Sila Greca di Longobucco non si possono realizzare parchi eolici, in quella di Acri sì, ma non solo, ai proprietari di terreni perimetrati nel parco nazionale vanno una serie di possibili agevolazioni e precedenze rispetto ad altri, ma questo lo sa solo chi pensa ad uno sviluppo virtuoso del territorio e non solo a poter andare liberamente a caccia o a cementificare senza tanti problemi.

PUBBLICATO 26/09/2024 | © Riproduzione Riservata





Ultime Notizie

COMUNICATO STAMPA  |  LETTO 513  
Notte europea dei Musei 2025. Musica e letture tra le sale dei musei Maca e Risorgimento
L'Amministrazione Comunale di Acri - Assessorato alla Cultura, in collaborazione con il MACA (Museo Arte Contemporanea Acri), il Museo del Risorgimento "G.B. Falcone" e l'Accademia "Amici della Musica ...
Leggi tutto

NEWS  |  LETTO 3863  
Nominati gli scrutatori per i referendum abrogativi dell'8 e 9 giugno 2025
Presso l’ufficio Municipale di Acri, si è riunita la Commissione elettorale comunale, alla presenza del responsabile di settore che ha provveduto a nominare i 106 scrutatori su segnalazione dei consig ...
Leggi tutto

COMUNICATO STAMPA  |  LETTO 881  
Referendum 2025, urne aperte 8 e 9 giugno
Comitato Territoriale in favore dei Referendum ad Acri, al quale hanno aderito la CGIL di Acri il Sindaco della Città di Acri Pino Capalbo, ANPI, AUSER, Sinistra Italiana, Partito Democratico e Partit ...
Leggi tutto

COMUNICATO STAMPA  |  LETTO 473  
Impianto eolico Acri: la partita è ancora aperta
TAR Lazio: respinto il ricorso sul decreto aree idonee. La Sila non è ancora salva, ma oggi abbiamo una certezza in più. Con la sentenza n. 9390/2024, pubblicata il 13 maggio 2025, il TAR ...
Leggi tutto

NEWS  |  LETTO 1886  
Istituto penitenziario. Si aspetta la delibera della Regione
E’ trascorso quasi un anno e mezzo dalla delibera comunale e dall’incontro tenutosi a Roma ma ancora non si hanno notizie riguardo il costruendo istituto penitenziario. Nel gennaio 2024 la giunta ...
Leggi tutto