Truffe al telefono per inesistenti incidenti stradali. Nel mirino una signora acrese


Redazione

Ricevere una telefonata a casa e sentirsi dire che il proprio figlio, o un familiare, è rimasto coinvolto in un incidente stradale per cui bisogna versare subito una somma consistente di denaro per evitare guai giudiziari.
E’ accaduto ad una signora acrese nella giornata di oggi. Per l'anziana signore tanto spavento. In realtà sono delle truffe messe in atto da veri professionisti, probabilmente “aiutati” da persone del luogo visto che gli autori, in alcuni casi, conoscono anche i nomi e addirittura i lavori che svolgono delle persone che sarebbero state vittime degli incidenti. Le vittime, naturalmente, sono anziani e ciò fa pensare che la truffa è studiata molto bene, cioè i destinatari sono ben selezionati dai malviventi che, quindi, conoscono orari ed abitudini. La telefonata arriva, di solito, quando gli anziani sono soli in casa ed i familiari lontani. Si presentano come avvocati, assicuratori o addirittura poliziotti o carabinieri come nel caso di questa mattina. Tanti i colpi andati a buon fine, altrettanti, fortunatamente, falliti. I contenuti delle telefonate sono più o meno gli stessi; “buongiorno, sono l’avvocato, il maresciallo, il questore, ecc., ecc., sono qui con le forze dell’ordine ed il suo familiare che, purtroppo, è rimasto vittima di un incidente, non si è fatto male, ma non può parlare ed ha urgente bisogno di soldi, ha detto a noi di passare dalla vostra abitazione per riscuotere la somma”. Dalle forze dell’ordine arriva l’invito a non consegnare soldi a persone che al telefono si presentano come professionisti, militari, poliziotti, dipendenti di società di servizi, incaricati di ritirare denaro. In caso di dubbio contattare i numeri di emergenza, o anche ricavare il numero di telefono del chiamante, a patto che non abbia inserito la modalità “anonima”, cosa fattibile su tutti i cordless e cellulari. Insomma, tra ladri di appartamento e truffatori, occorre prestare molta attenzione. |
PUBBLICATO 06/12/2024 | © Riproduzione Riservata

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