IL RACCONTO DELLA SETTIMANA Letto 1892  |    Stampa articolo

Il querceto dell'ultracentenaria

Foto © Acri In Rete
Manuel Francesco Arena
condividi su Facebook


Nelle mie passeggiate mi addentro spesso in questo piccolo boschetto di querce. Preferisco farlo di più nel periodo compreso tra novembre e marzo, quando gli alberi sono spogli e nelle giornate più terse, creano coi loro rami bellissimi dipinti con il cielo che si presta come una tela immaginaria.
Tra i tanti alberi che hanno più di cento anni, al centro di essi c’è la mia amica quercia di oltre tre secoli.
Non posso esimermi dall’andare a trovarla per attingere alla sua saggezza di “grande vecchia” e la sua presenza mi è sempre confortante.
Chissà quante cose ha visto e passato nella sua vita, eppure è ancora lì, ferma a segnare bonaria il tempo degli anni che passano. É strano ma essa attraverso il vento invernale sembra a volte addirittura raccontarmi piccole storie.
Credo che tutti debbano rispettare e trarre beneficio dalla saggezza degli alberi perché come diceva un vecchio proverbio, loro sono le braccia che sorreggono il cielo e quando l’uomo maldestramente li distruggerà, il medesimo cielo ci cadrà addosso. Ultimamente nel querceto ho scoperto che staziona spesso una famigliola di cinghiali in cerca di ghiande e radici di piccoli arbusti.
Ne trovo sempre le tracce e di sfuggita, diverse volte, ho visto la mamma cinghiale con circa sei porcellini allontanarsi spaventata dalla mia presenza nel più profondo del vicino roveto. Come sempre all’arrivo di maggio poi, nel periodo subito precedente all’estate, la mia amica quercia si colorerà di verde ed i merli, le ghiandaie ed addirittura il cuculo sui suoi rami monteranno i più armoniosi concerti.
Allora questa maestosa creatura vivrà il periodo più allegro dell’anno perché si appresterà a vivere una nuova delle sue tante primavere. Nel contempo continuerà a spargere saggezza e conforto a tutti gli esseri sensibili che andranno ancora a suo cospetto, passeranno una mano sulla sua ruvida pelle fatta di corteccia oppure semplicemente, andranno ad ascoltare le sue antiche novelle di un domani che troppo presto diventa ieri.

PUBBLICATO 11/01/2025 | © Riproduzione Riservata





Ultime Notizie

COMUNICATO STAMPA  |  LETTO 1372  
Franca Sposato nuova Presidente Fidapa
Si è tenuta nei giorni scorsi la cerimonia del passaggio delle consegne della Fidapa Sezione Acri. A fare da cornice all’evento il ristorante “La Vecchia Noce”. Libera Reale, presidente uscente, ha pa ...
Leggi tutto

EDITORIALE  |  LETTO 1054  
Spopolamento, mancanza di servizi e nuove abitudini
L’appello, il grido di allarme lanciato dal giovane Angelo Scaglione, ha provocato una serie di reazioni. Tutte vanno nella stessa direzione. Occorre invertire la rotta perché Acri non diventi defin ...
Leggi tutto

OPINIONE  |  LETTO 7658  
Acri, tra speranze stanche e promesse vuote: i giovani tra fuga e clientelismo
Una città che parla poco, ma urla nel silenzio. Acri, distesa sulle alture della Sila, è una città che vive sospesa. Le strade sono calme, forse troppo; le piazze si svuotano presto e i bar abbassano ...
Leggi tutto

IL FATTO DELLA SETTIMANA  |  LETTO 1307  
Maggioranza alle strette
“Prima i mura e intra poi chilli e fora, prima i muri di dentro, poi quelli di fuori.” Gli acresi conoscono bene questo modo di dire che sta a significare un metodo adoperato da chi ha il potere al fi ...
Leggi tutto

OPINIONE  |  LETTO 599  
Biglietto di solo andata
Se guardiamo i numeri dell’ultimo report Censis-Confeoopertie sulla sulla mobilità studentesca, quello che succede al Sud somiglia sempre più ad uno spettacolo del teatro dell’assurdo. Uno spettacolo ...
Leggi tutto