COMUNICATO STAMPA Letto 1860  |    Stampa articolo

Gestione impianti sportivi. Confusione e superficialità

Foto © Acri In Rete
Nicola Feraudo - Salvatore Palumbo
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Che il Comune di Acri fosse amministrato da “dilettanti” era cosa già nota, ma quanto accaduto ieri ne è l’ennesima conferma. L’Ente, infatti, ha pubblicato un avviso pubblico per manifestazione di interesse al fine di individuare dei gestori degli impianti sportivi comunali. Tale avviso, che disciplina tutti i requisiti e le modalità per partecipare alla manifestazione di interesse, riporta al punto 6 le modalità di partecipazione alla procedura. Ebbene, nel provvedimento, il Comune omette di indicare il termine ultimo per la presentazione della domanda, lasciando “in bianco” gli appositi spazi, generando, così, tanta confusione per i soggetti interessati. Un errore banale questo, frutto, probabilmente, di troppa superficialità, che dimostra ancora una volta tutta l’incapacità di questa Amministrazione. In più, mal si comprendono le ragioni per cui il palazzetto dello sport non rientra tra le strutture che verranno concesse a gestione esterna oltre che del tutto irragionevoli si appalesano i canoni e la durata delle concessioni previsti dall’avviso. Sul palazzetto regna la confusione: in un primo momento, infatti, per come più volte affermato dal Sindaco, la volontà era quella di concedere ad un esterno la gestione dell’impianto, salvo poi ricredersi a causa della mancata individuazione di un operatore capace di far fronte agli elevati costi necessari. Oggi, dunque, non è dato sapere cosa ne sarà dell’impianto sportivo attualmente utilizzato dalla squadra di calcio a 5 nel prestigioso campionata di Serie A2. Quanto, invece, ai canoni, evidentemente la maggioranza dimentica che gestire e mantenere queste strutture comporta costi già di per sé difficili da sostenere dalle piccole associazioni sportive acresi e gravarle di ulteriori oneri significherebbe disincentivarne lo sviluppo e la crescita. Sulla durata delle concessioni, infine, l’aver previsto il limite di un anno rappresenta una scelta che inevitabilmente limita le possibilità di eventuali investimenti da parte degli aggiudicatari: nessuno, infatti, sarebbe disponibile a spendere e investire somme rilevanti su una struttura che potrebbe essere riconsegnata dopo pochi mesi. Insomma, tutto ciò rappresenta un enorme (l’ennesimo) pasticcio di questo Sindaco e della sua giunta che, oltre a generare confusione per avere omesso il termine di presentazione delle domande, da un lato limita la promozione delle attività sportive e la crescita delle associazioni presenti sul territorio, costrette ad affrontare ulteriori costi per gestire strutture di cui già si accolla tutte le spese, e dall’altro impone agli operatori di replicare il suo modello amministrativo: con una concessione così breve le associazioni saranno costrette a gestire le strutture navigando a vista, senza un minimo di programmazione, proprio come questa maggioranza amministra la città. I consiglieri comunali Nicola Feraudo, Salvatore Palumbo

PUBBLICATO 01/02/2025 | © Riproduzione Riservata





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