Dimensionamento scolastico. Excusatio non petita accusatio manifesta


Redazione

Lo scorso diciotto giugno il Tar ha pubblicato la sentenza riguardo il ricorso del Comune contro la Regione per il dimensionamento scolastico.
Come risaputo esso prevede per Acri l’accorpamento in un unico istituto quindi in una sola Autonomia scolastica dei tre indirizzi; Ipsia, Liceo scientifico e classico e Itgt per un totale di circa 1300 alunni ( ad oggi ). Il ricorso del Comune, difeso dall’avv. Vincenzo Aadamo, è stato dichiarato “INAMMISSIBILE per carenza di interesse ad agire.” Una sconfitta, dunque, sia per l’amministrazione comunale che per l’intera città. Tra qualche settimana sapremo gli effetti ( negativi ) sull’eventuale perdita di posti di lavoro soprattutto tra il personale Ata. Nei mesi scorsi, sia in consiglio comunale che ai microfoni e davanti alle telecamere di Acri in rete il sindaco Capalbo e l’assessore alla pubblica istruzione Miele (clicca qui per riascoltare l'intervista) si erano detti ottimisti. Evidentemente non avevano tenuto conto di alcuni aspetti e requisiti. Ricordiamo che il Comune, nelle sedi opportune aveva proposto l’accorpamento del Liceo e dell’Itgt e l’autonomia dell’Ipsia. Proposta bocciata. Eppure in altri comuni montani le scuole sono state tutelate. Mancanza di requisiti? Sgarbo politico? Ricorso non convincente? Vi consigliamo di leggere la Sentenza del Tar. Oltre al danno la beffa; lo scorso 19 giugno l’Amministrazione Comunale provvede a divulgare una nota stampa (clicca qui per leggere) tanto banale quanto inopportuna e zeppa di baggianate. All’indomani della pubblicazione della sentenza del Tar, non vi è stata (purtroppo) nessuna reazione. Né dai media, né dalle forze di opposizione, né dai vari comitati. Nemmeno dai dirigenti scolastici, docenti e perdonale ata, probabilmente quelli che più di tutti avrebbero dovuto protestare. Ebbene, l’Amministrazione Comunale o meglio una parte di essa ( perché siamo convinti che gran parte dei consiglieri di maggioranza non conoscono né l’argomento né la nota stampa ) ha pensato bene di far conoscere il proprio pensiero scrivendo una serie di fesserie. 1. L’Amministrazione Comunale ovvero il sindaco Capalbo, l’assessore alla cultura, tuttofare Bonacci, super Mario Bros, a quanto pare anche con deleghe al bilancio, allo sport, allo spettacolo e ai lavori pubblici, e l’assessore alla pubblica istruzione Miele, sempre più in bilico, se la prendono con i cittadini che hanno gioito per l’INAMMISSIBILITA’ del ricorso. Chi ha gioito? Da dove lo hanno capito? 2. Nella nota (clicca qui per leggere) difendono ed esaltano i legali non di Acri, a cui danno incarichi a iosa, e bacchettano quelli locali che chiedono solo trasparenza e rotazione. Perché questa difesa ad oltranza? Ma vi sembra un comportamento normale? Vi sembra una nota politica ed amministrativa seria e ponderata. Insomma, l’Amministrazione di centro sinistra destra, ovvero il trio Capalbo-Bonacci-Miele invece di entrare nel merito della questione, spiegare i motivi della bocciatura ed annunciare eventuali altre azioni, va dietro a quattro chiacchiere da bar, da piazza e da social e irride i legali locali. Ci auguriamo che l’insulsa nota stampa, che quasi tutti i consiglieri di maggioranza non hanno neanche letto, sia stata frutto solo di impulsività e di eccessivo nervosismo visto che in questi giorni la maggioranza è alle prese per sbrogliare la matassa legata alla Presidenza del consiglio, rivendicata dal consigliere Morrone, dal conseguente rimpasto di giunta, che vedrà qualche sacrificato e da nuovi assetti politici. In alcune circostanze, meglio tacere e incassare le sconfitte piuttosto che scrivere bazzecole soprattutto se non interpellati. Excusatio non petita accusatio manifesta. |
PUBBLICATO 22/06/2025 | © Riproduzione Riservata

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