OPINIONE Letto 676  |    Stampa articolo

Scarta fruscio e piglia primera

Foto © Acri In Rete
Giuseppe Donato
condividi su Facebook


The Donald non si smentisce mai o quasi. Alla fiera del Far West l’asso pigliatutto a stelle e strisce accorre alla chiamata d’Israele cimentandosi in un duetto telefonico stile karaoke con il primo ministro Netanyahu: attaccare l’Iran? Potrei o non potrei, se vuoi...
Segue giro di telefonate con l’Iran, promessa di aspettare due settimane per consentire una de-escalation della situazione mediorientale e quindi oops... qualcosa deve essere andato storto se due o tre siti nucleari sono stati presi di mira dall’arsenale militare della corazzata d’oltreoceano. I complimenti d’Israele si sprecano, Trump gioca a fare il Padreterno, l’Iran smentisce di aver subito danni ingenti all’arsenale nucleare e minaccia morte e distruzione come uno sciroccato qualunque ascrivibile alla setta degli apocalittici.
Ma facciamo un passo indietro e torniamo al Donald quasi Papa, a Gazaland, a Mr X errante fra il sogno MAGA e il DOGE, allo show con l’imbarazzatissimo Zelensky di nero vestito, ai dazi, alla caccia all’immigrato clandestino per le strade di Los Angeles, al muro lungo il confine messicano e all’ennesimo Papa che ripete all’infinito la frase ormai svuotata di significato con la quale si inoltra quasi stancamente, ai grandi della Terra, l’appello affinché tacciano le armi, magari con il defunto Papa Francesco che da lassù, stringendo fra le mani una sontuosa tazza di mate, deliziosa bevanda argentina particolarmente apprezzata dal Bergoglio, si sganascia dalle risate per l’accento italiano del nuovo Papa che pare uscito da una sequenza in bianco e nero di Stanlio e Ollio: “io non ci volevo venire, uhm...”
Ma come? Prima ti prodighi per la pace tra Russia e Ucraina, scambi la Basilica di San Pietro per il baretto sotto casa, minacci dazi e poi li sospendi, giochi al rilancio con la Cina, sconquassi i mercati facendo arricchire il tuo circoletto di miliardari annoiati e poi corri ad aiutare Bibi che accusa l’Iran di aver quasi raggiunto l’ambito circolo dei possessori dell’atomica, quando Israele stesso potrebbe già farne parte e quindi vorrebbe potersi liberare di un avversario scomodo nella corsa alla deterrenza nucleare?
E in tutto questo l’Europa e più nel dettaglio il governo italiano che fanno? Masticano popcorn in attesa degli sviluppi, gremendo control room, attivando centri d’emergenza, allertando le ambasciate, ordinando stretta sorveglianza sui siti strategici, affannandosi a ripetere che nessun aereo è partito da basi americane presenti sul territorio italiano. Semplicemente si dilettano nel prendere parte al Festival del cerchiobottismo, appoggiando dapprima la causa ucraina, imbarcandosi in una débâcle europea senza appello, per poi sfilarsi di soppiatto da Trump, rilanciare con un summit per la pace con tanto di paparazzata storica, con Macron fatto sloggiare in fretta e furia da Donald, sganciarsi completamente dalla Nato o riarmare l’Europa o formare i caschi blu europei o affidarsi alle pizze in faccia che smolla la première dame francese?
E che dire di quel matto di Elon Musk, dalle stelle alla polvere di stelle, liquidato nella stanza ovale della Casa Bianca con tanto di occhio nero e gadget presidenziale, alla stregua di uno sfortunato personaggio dei cartoons: “ehm, che succede amico...”
E il ministro degli esteri italiano che non fa in tempo a rilasciare un’intervista biascicando escalation, de-escalation e poi ancora escalation e sti dazi...: “vengo anch’io, no tu no!”
E su tutto questo, si erge il pensiero che incomincia a incunearsi nella testa di chi tira la carretta da mane a sera per mettere insieme pranzo e/o cena: che sotto sotto ci sia la solita manfrina per alzare il prezzo del petrolio, per giustificare scioccamente gli aumenti del carburante in prossimità delle vacanze estive, piazzare le proprie costosissime scorte di gas naturale liquido, permettere ai soliti amichetti di alzare un po’ di milioncini di dollari dalle fluttuazioni dei mercati, azzoppare gli scambi commerciali nel mercato globale, vendere un po’ di armamenti e tecnologie militari a destra e a manca, tirare dentro al conflitto globale la Russia di Putin per vedere quali carte ha ancora in mano e continuare a gozzovigliare con caviale e champagne, perché in fondo domani è soltanto un altro giorno per giocare a fare la guerra...
Tu con chi fai la guerra? Stasera, domani, chissà...

PUBBLICATO 23/06/2025 | © Riproduzione Riservata





Ultime Notizie

OPINIONE  |  LETTO 519  
Tempi folli
Continua la strage delle vittime sul lavoro. Ma questo sembra non turbare più nessuno, in fondo ci si abitua a tutto. Qualche giorno fa sono stati quattro i lavoratori che non hanno fatto più rito ...
Leggi tutto

COMUNICATO STAMPA  |  LETTO 907  
Sinistra Italiana punta su Tina Turano
Il circolo di Sinistra Italiana Acri esprime grande soddisfazione per la candidatura alle prossime elezioni Regionali della Prof.ssa Annunziata (Tina) Turano nella lista AVS a sostegno del candidato P ...
Leggi tutto

POLITICA  |  LETTO 2184  
Regionali 2025. Quattro acresi in campo. Come si schiera il consiglio comunale
Sabato scorso è scaduto il termine per la presentazione delle liste per il rinnovo del consiglio regionale. Otto quelle a sostegno di Occhiuto, sei per Tridico, una per Toscano. Quattro gli aspiranti ...
Leggi tutto

NEWS  |  LETTO 2988  
Nominati i presidenti di seggio
Sono stati nominati dalla Corte d'Appello di Catanzaro, in riferimento alle elezioni regionali, i Presidenti di Seggio per la tornata elettorale. Si voterà domenica 5 e Lunedì 6 Ottobre. ...
Leggi tutto

SPORT  |  LETTO 580  
Acri e Cassano Sybaris si dividono la posta in palio
Termina in parità l’intensa sfida tra l’Acri e il Cassano Sybaris, con un 2-2 ricco di emozioni andato in scena sul campo del "Pasquale Castrovillari". I rossoneri, ancora in fase di costruzione ma gi ...
Leggi tutto