Acri penalizzata per raggiungere Cosenza
Francesco Foggia
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L’ammodernamento della linea ferroviaria Cosenza-Sibari ha provocato la deviazione stradale originaria della SS 559 di Luzzi (da dove diventa in seguito la strada SS 660 per Acri) . Il provvedimento ha richiesto la costruzione di un nuovo cavalcavia e di qualche centinaio di metri di nuova strada fra le case adiacenti la stazione ferroviaria Acri-Bisignano-Luzzi e il ponte sul Fiume Crati. Il percorso per coloro che da Acri, Bisignano e Luzzi vogliono raggiungere Cosenza, via Autostrada E45, diventa ancora più tortuoso. Prima di questa deviazione rimaneva comunque lento se non addirittura difficoltoso l’attraversamento di Taverna (frazione di Montalto Uffugo) per il traffico urbano e per la presenza di molti incroci e rotonde stradali nel suddetto centro abitato. Gli amministratori, tecnici e politici di Acri se fossero stati lungimiranti (e, forse, anche indipendenti dalle pressioni dei commercianti acresi, che temevano la concorrenza di Cosenza) dovevano intervenire, già da allora, e proporre l’ubicazione di uno svincolo autostradale E45 lungo questa arteria principale (SS559 di Luzzi) prima del centro abitato di Taverna e non dopo, per rendere più agevole la mobilità automobilistica ad un comprensorio di 35-40.000 abitanti. Ora, per liberare gli acresi (e gli stessi abitanti locali) dalle file automobilistiche nell’abitato di Taverna e rendere scorrevole quello urbano di Montalto Uffugo, occorrerebbe un collegamento stradale alternativo alla SS559 di Luzzi, dal ponte sul F. Crati fino al vicino svincolo autostradale: una tangenziale che, costeggiante l’alveo del Fiume Crati (Via Coretta), porterebbe il traffico automobilistico direttamente allo svincolo autostradale E45 “Montalto Uffugo-Rose”. I sindaci di Acri, Bisignano e Luzzi sono disposti a facilitare il collegamento dei loro cittadini con Cosenza?
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PUBBLICATO 22/08/2025 | © Riproduzione Riservata
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