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La protesta dei commercianti

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IlluminAcri
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Sabato sera alle 19.00 tante attività commerciali hanno deciso di spegnere le luci all’interno dei punti vendita e le insegne all’esterno, accendendo delle candele, in segno di protesta dopo i fatti successi giovedì sera su via Francesco Maria Greco.
E’ una situazione che stiamo vivendo da più di due anni l’oscurità completa su alcune strade per più giorni consecutivi, in alcuni casi l’unica fonte di luce è proprio l’insegna di qualche bar o negozio che si trova sulla strada.
Tutto ciò non solo provoca situazioni di pericolo fisico, vedi l’incidente dell’altra sera o l’altro di quest’estate, ma anche psicologico sembra di essere piombati in un’arretratezza quasi medievale, ci si sente a rischio anche a rientrare nella propria abitazione, e sicuramente è fuori luogo fare una passeggiata serale, lo spirito viene completamente annichilito. La situazione sociale già pessima viene amplificata e diviene quasi impossibile cercare di risollevarla; la crisi che stiamo vivendo non sembra tangere nessuno se non noi piccoli imprenditori che su questo territorio viviamo quotidianamente, sul territorio abbiamo investito, e continuiamo ad investire non solo denaro ma anche lavoro ed energie cercando di farlo continuare a vivere nonostante tutto.
Il problema sociale ed economico esiste, ma nulla viene fatto per cercarne una soluzione, si spera senza creare situazioni alternative, si aspetta non si sa quale intervento per ovviare ai problemi. Il popolo dei commercianti, sempre meno numeroso viste le saracinesche abbassate negli ultimi anni, vorrebbe vedere riconosciuto l’impegno che continua a mettere nell’evitare che Acri diventi un paese fantasma, un paese così bello ed accogliente che si sta svuotando di tutti i servizi.
Quello di sabato sera è stato un assaggio di quello che senza efficaci ed efficienti interventi Acri è destinato a diventare: un paese completamente buio e vuoto!






































PUBBLICATO 22/02/2016 | © Riproduzione Riservata



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