Pubblicato il decreto Scura. Ospedale di Acri ancora ridimensionato


Redazione

Il tanto atteso documento di riorganizzazione della rete Ospedaliera è stato da poco pubblicato. Il Commissario Scura che ha redatto il documento, più volte negli scorsi mesi si è recato ad Acri rassicurando a più riprese che il nosocomio cittadino sarebbe stato tenuto in considerazione e decisamente potenziato. Tutte balle.
Dal decreto del commissario abruzzese, fortemente voluto in Calabria dal governo stesso, emerge uno scenario tutt’altro che felice per l’ospedale “Beato Angelo” di Acri: la struttura è infatti inquadrata nella categoria “Ospedale di montagna o zona disagiata” definita nello stesso decreto strutture “a bassa attività, distanti più di 90 minuti dai centri Hub o più di 60 dai centri di pronto soccorso”. Da ciò si dedurrebbe anzitutto che il reparto di pronto soccorso, necessario proprio nelle c.d. zone disagiate, non sarà operativo così come in realtà dovrebbe essere e, di fatti, si continua a leggere nel decreto che “sarà previsto un pronto soccorso presidiato da un organico medico dedicato all’emergenza-urgenza” MA CHE “sarà da un punto di vista organizzativo integrato alla struttura DEA (Hub o Spoke) di riferimento che garantirà il servizio e l’aggiornamento”. Traduzione: il pronto soccorso sarà totalmente gestito a distanza, ci scusiamo per la brutalità, dall’ospedale Hub o Spoke di riferimento, nel caso di Acri si tratta dello Spoke di Rossano. Ma c’è di più, il decreto infatti prevede questo tipo di organizzazione non solo per il pronto soccorso ma anche per tutti gli esami laboratoristici semplici e quelli radiologici. Quindi addio al laboratorio analisi, che sarà garantito solo per i degenti. Per il resto ci saranno 20 di posti di medicina generale, una chirurgia elettiva ridotta ad interventi di day surgery o “eventualmente” Week surgery. L’organico medico, che sarà di circa 25 unità, sarà gestito e organizzato dalla struttura DEA di riferimento. Il consiglio comunale convocato per oggi appena ha preso atto del documento ha deciso di sospendere i lavori al fine di estendere un documento unitario da indirizzare proprio al commissario Scura che si è dimostrato a dir poco ipocrita nel relazionarsi con le varie realtà, Acri compresa, ma soprattutto uno scadente contabile. E’ infatti proprio la contabilità-ragioneristica che caratterizza le 68 pagine del documento che sorprende e meraviglia. L’inquadramento nelle varie tipologie di strutture (Hub, Spoke ecc) è stato infatti predisposto attraverso soglie altissime di popolazione, per lo Spoke ad esempio serve un bacino tra i 150.000 e i 300.000 abitanti, e attraverso gli accessi in ospedale (sempre per lo spoke devono essere più di 45.000 all’anno). La battaglia contro l’ennesimo decreto ostile alla nostra città dovrà passare inevitabilmente da un ragionamento proprio su questi criteri che contraddistinguono un documento che più che assicurare il diritto alla salute a tutti, rappresenta il resoconto di un mediocre contabile. - scarica il decreto |
PUBBLICATO 04/03/2016 | © Riproduzione Riservata

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