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UDC, giornalismo, coerenza

Foto © Acri In Rete
Antonio Algieri
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Caro Roberto,
conoscendomi, sai bene che non sarei rimasto inerte ed in silenzio innanzi ai gratuiti e personali attacchi che mi hai dedicato nell'articolo pubblicato da "La Provincia di Cosenza" il 26 febbraio u.s. a pagina 13 (clicca qui per leggerlo, ndr); articolo che neppure hai firmato per esteso, ma solo con le Tue iniziali.
Non sono arrabbiato, nè incavolato, ma solo deluso ed amareggiato.
All'atto del mio insediamento (settembre 2014), all'esito di un congresso cittadino celebrato regolarmente, di me e del partito che rappresento scrivevi ben altro.
Il sottoscritto, sai benissimo, è dotato di proprie idee, ragiona con la propria "testa", sempre libero di esprimere il proprio pensiero.
In un partito come il Nostro, ha sempre regnato il dialogo, il confronto democratico, a volte anche acceso e vibrato, ma sempre aperto ad ascoltare ed a recepire idee e pensieri dei tanti tesserati e simpatizzanti che ancora oggi ci seguono.
E Tu dovresti saperlo, perchè sei stato testimone ed eri presente spesso alle nostre riunioni; la capacità di un partito politico di radicarsi sul territorio e di raccogliere consensi non si misura certo in metri quadri di questa o quella sezione che lo accoglie.
Sono fiero ed orgoglioso di ricevere quotidianamente i suggerimenti ed i consigli di Gino e Michele, di Lello De Vincenti, di Luigi Bonacci, dei nostri consiglieri comunali e di tutti coloro che vogliono bene ad Acri ed al nostro partito: trattasi di persone che hanno fatto della politica la loro ragione di vita, sempre al servizio della collettività, agendo nel pieno rispetto delle idee altrui e delle regole democratiche.
La questione della Tua incompatibilità, che ti ha spinto maldestramente a scrivere quell'articolo, rappresenta l'esempio lampante del nostro modo di essere e di operare, perchè da sempre abituati all'osservanza ed al rispetto dei principi di trasparenza e legalità, solo decantati dall'Amministrazione di cui tanto hai fatto per diventarne "Portavoce".
Voglio ricordarTi che membri di quella stessa Amministrazione, non molto tempo fa, sempre attraverso la rete, ti hanno così dipinto e descritto: "articolista, segugio, persona in malafede, fantasioso reporter, opinion leader, gazzettiere, lustrascarpe e collezionista di bugie....." Ripeto, sono felice di ricevere consigli e suggerimenti da parte di chi ne sa più di me, ma non ho mai permesso e non permetterò a chicchesia di calpestare e prendersi gioco della mia coscienza, dei miei valori e della mia dignità.
Negli ultimi tempi, checchè Tu ne posa dire, sia con l'impegno costante dei nostri consiglieri, sia attraverso scritti, articoli e manifesti, l'UDC acrese ha contribuito a tenere vivo il dibattito politico intorno alle vicende che preoccupano i nostri concittadini, con ciò cercando di svegliare le coscienze dinanzi all'immobilismo di chi ora è al governo della città.
Quanto alle dimissioni da consigliere comunale dell'amico e collega Gino Maiorano, le stesse sono state ampiamente discusse e ponderate, come sempre, all'interno del partito; sicuramente non dovevamo renderTene conto poichè non sei un tesserato UDC.......ma... forse sino a poco tempo fa lo eri.
Caro Roberto,
anzichè perdere tempo ad attaccare gratuitamente questa o quella figura politica, perchè ciò non interessa nessuno, cerca di offrire, come giornalista e non come portavoce, un valido contributo alla dialettica politica, suggerendo idee, iniziative e proposte serie che potranno in qualche maniera alimentare il dibattito sulle questioni che più da vicino riguardano la nostra cara Città.
Ah!...dimenticavo: anche per scrivere detto articolo ho chiesto ed ottenuto il via libera da Gino e Michele.
In bocca al lupo.... 

PUBBLICATO 08/03/2016 | © Riproduzione Riservata





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