OPINIONE Letto 4689  |    Stampa articolo

La Pax Acrese

Foto © Acri In Rete
Emilio Grimaldi
condividi su Facebook


Il potere politico si conquista con la guerra, ma si conserva con la pace. La guerra della campagna elettorale in cui i pretendenti alla vittoria per persuadere gli elettori accusano, offendono, minacciano. Una guerra in cui i candidati passano da una parte all’altra come marionette, dove le promesse valgono almeno quanto i colpi di fucile. Ma dopo - qui viene il bello - è fondamentale la conservazione del potere acquisito. Dove un ruolo importantissimo lo gioca la capacità dell’Amministrazione di turno di preservare la pace. Non si accettano le proteste di popolo. Non sono apprezzate le carte bollate. E non piacciono le persone che possono creare disturbo, che rovinano la pax bramata e raggiunta con tanta passione.
L’occasione ad Acri, di estendere le mani del potere politico anche su quello giudiziario, la dà la soppressione dell’Ufficio del Giudice di Pace nel 2012. Una legge che prevedeva il mantenimento dell’Ufficio solo in quei Comuni che avrebbero fatto apposita richiesta garantendo personale amministrativo proprio e facendosi carico delle spese di mantenimento. Una manna per l’Amministrazione di Acri alla ricerca di una Pace mai raggiunta.
Nel giugno 2013 sale sul trono Nicola Tenuta, il quale, se ha il potere di revocare le deleghe agli assessori (come i cittadini già sanno. Infatti, la Giunta, tra rimpasti e voltastomachi, non si riconosce più) non può certo licenziare i dipendenti. Quindi, ha giocato d’astuzia. Tutti per uno e uno per tutti. Per la politica, le buone pratiche e la pace, appunto. E così Giovanni Cofone, in qualità di Responsabile del settore Personale - con l’avallo del segretario generale, Cosimo Straface, nientepocodimenoché  Responsabile della prevenzione della Corruzione - ha redatto l’avviso per l’individuazione dell’Istruttore direttore amministrativo presso l’Ufficio del Giudice di Pace. Proprio lui che, come responsabile di settore, era in palese conflitto di interesse. Non solo, ma successivamente, giusto per essere chiari sulle sue reali intenzioni, ha pubblicato i requisiti escludendo “ogni altra laurea all’infuori della propria (giurisprudenza)”, denuncia l’Autorità nazionale Anticorruzione. Ed escludendo, soprattutto, Pino Altomari, laureato in Scienze sociali, che aveva richiesto di parteciparvi avendone tutto il diritto..
Una volta, per preservare il potere, si eliminavano fisicamente le persone, oggi, che viviamo in “democrazia”,  lo si fa senza sporcarsi le mani, con un tocco di penna, alla luce del sole e dell’albo pretorio. Nessuno al Comune ha mosso un dito per stigmatizzare quanto avvenuto. Né il segretario, né il sindaco, né la Giunta. Non solo, ma i furbetti di Palazzo Gencarelli hanno approvato con la delibera del 12 maggio 2014 la graduatoria stilata da Cofone. In cui non poteva che risultare l’unico vincitore del ricostituendo Giudice di Pace. Ecco, quanto è importante la Pace in una città. Dove è vero che tutti possono produrre dissenso, ma è altrettanto vero che gli stessi capiranno a loro spese quanto sia inutile lottare contro i mulini al vento. Meglio la Pace che la guerra, dunque.
Purtroppo, però, qualcuno ha rotto le uova nel paniere del Palazzo. Ed è venuto giù il marciume. Pino Altomari ha avanzato ricorso gerarchico, tra cui, al sindaco e allo stesso segretario. Come dice la legge. Non gli hanno risposto. Anche perché, secondo i loro calcoli, non avrebbe fatto in tempo a fare ricorso al Tar passati i 30 giorni. Non si è dato per vinto e ha denunciato il tutto con suoi legali Stefania Toscano e Massimo Celso, all’Autorità anticorruzione presieduta da Raffaele Cantone. Che gli ha dato ragione in ogni punto.
Adesso il Comune è obbligato a cambiare. Il bando sarà rifatto, questo è certo. Ciò che è meno certo è se, purgato Cofone, i soliti furbetti vorranno avvalersi di qualcun altro per preservare la Pax Acrese.


- scarica la delibera dell'ANAC

PUBBLICATO 13/04/2016 | © Riproduzione Riservata





Ultime Notizie

I PENSIERI DI PI GRECO  |  LETTO 547  
La Rinascita e' sempre possibile
La Rinascita nel mondo dell'Umano e' molto più difficile e complessa che in quello.... ...
Leggi tutto

EDITORIALE  |  LETTO 1505  
Previsioni e responsabilità
In un territorio già martoriato da crisi economica, spopolamento e disoccupazione, l’amministrazione comunale di Acri decide ancora una volta di chiudere le scuole per un’allerta meteo arancione. Una ...
Leggi tutto

OPINIONE  |  LETTO 791  
Né avvoltoi, né lupi!
Ho già visto levarsi in volo gli avvoltoi in attesa della carcassa da depredare ma io spero che sia solo un’esercitazione dettata dall’euforia della presunta sconfitta, un esempio, forse, di eiuculati ...
Leggi tutto

OPINIONE  |  LETTO 1866  
Corto muso
Tiene banco ormai da giorni la questione elezioni regionali. Qualcuno è sofferente ancora. Questa sconfitta non va giù. Affiliati e tifosi continuano a voler mostrare una realtà che vedono solo loro. ...
Leggi tutto

OPINIONE  |  LETTO 709  
Insieme si fa comunità. Da soli non si va da nessuna parte
Ogni domenica, ad Acri, il Centro per anziani apre le proprie porte e si trasforma in un luogo vivo di relazioni, memorie e gesti quotidiani. Non si tratta di un’iniziativa isolata o di una semplice a ...
Leggi tutto