Calcio Acri. Salvezza raggiunta ma quanta fatica? Ed ora?


Roberto Saporito

Alla fine, l’Fc Calcio Acri è riuscita a mantenere la categoria e si assicura il quinto campionato di Eccellenza di fila, dopo la disastrosa e nota retrocessione nella stagione 2011/2012. Gli obiettivi, a detta di qualche dirigente, erano altri (essere tra le prime cinque) ma la salvezza non è certamente da buttare.
Tenuto conto della rosa composta da molti giovani e dalle spese contenute. Il tutto grazie a pochi, troppo pochi, dirigenti che, anche in questa stagione, hanno investito tanto e rischiato poco. Il campionato, nel complesso, può ritenersi mediocre, ovvero con scarsa qualità dal Pollino allo Stretto e dove anche i più scarsi tra allenatori e protagonisti ( e dalle nostre parti ve ne sono tanti) hanno fatto la loro bella figura. Qualcuno grida al miracolo e afferma di meritare palcoscenici più importanti, noi riteniamo, invece, che in molti non andranno oltre il Cocozzello e la Cantinella. Vedremo. I rossoneri, trascinati dagli esperti Levato, Sposato, Viteritti, Luzzi e Mancino hanno potuto contare anche su belle sorprese come gli under Caputo e Petrone, 20 anni, che ha messo a segno ben 12 reti. Alla fine l’Acri ha chiuso con 40 punti grazie a 11 vittorie, 7 pareggi e 12 sconfitte. 48 le reti fatte, 37 quelle subite. In casa l’Acri ha vinto 7 volte, pareggiato 4 e perso 3, in trasferta ha vinto 3 volte (Taurianovese, Montalto e Cutro), pareggiato 2 e perso 9 volte. La società si affida a Mario Pascuzzo e ad uno staff locale. La partenza è da dimenticare; i rossoneri perdono 4 a 1 a Cittanova, poi in casa con il Brancaleone per 2 a 1 ma alla terza giornata arrivano i primi tre punti con il Montalto, quindi una nuova sconfitta in casa immeritata con lo Scalea. Intanto la società non riesce a trovare un portiere decente e la squadra prende gol evitabili. Arriverà, poi, Puterio dalle giovanili del Cosenza che ha disputato un buon torneo. Alla quinta giornata l’Acri pareggia ad Isola, quindi batte in casa per 3 a 0 il Sersale, e la Taurianovese per 4 a 0 in trasferta. E’ il momento migliore. Gioco spumeggiante, gol e punti. I rossoneri battono in casa anche la Reggiomed, poi pareggiano a Castrovillari ed in casa con il Sambiase, perdono malamente a Roggiano, ma si rifanno in casa con la Paolana, e vincono a Cutro per 2 a 0, poi battono il Trebisacce e perdono a Gallico per 4 a 1. Inizia il girone di ritorno e per l’Acri si fa buio pesto, soprattutto fuori casa dove perde ben 7 gare di fila. Squadra impaurita e sfilacciata, abulica e senza capo né coda. La società non prende decisioni e tutti restano al loro posto. Pareggia in casa con la Cittanovese, quindi perde a Brancaleone per 3 a 1, ma vince in casa con il Monalto, perde di nuovo a Scalea, Sersale, Reggio, Sambiase, Paola, ma ferma il Castrovillari, impedendogli di incalzare il Sersale, perde in casa col Roggiano, si riprende sul finale vincendo con il Cutro, pareggiando a Trebisacce e battendo il Gallico oramai salvo. Salvezza raggiunta, quindi, sul finire, soffrendo non poco ma l’importante era restare in Eccellenza. Ora il futuro. Come al solito, all’indomani dell’ultima giornata, si registrano le solite minacce, seppure legittime e motivate, ma che, in passato non hanno mai avuto un seguito; daremo la squadra al sindaco, venderemo il titolo al miglior acquirente, e così via. Vedremo, ma siamo certi che nella prossima stagione l’Acri sarà nuovamente ai nastri di partenza dell’Eccellenza. Una cosa è certa, per evitare di soffrire fino alla fine la società sarà costretta a rivedere l’organico o lo staff tecnico, vedremo cosa deciderà. Una nota di plauso la meritano i tifosi che in casa ed in trasferta hanno sempre sostenuto la squadra, confermandosi come una delle tifoserie più numerose ed appassionate. Discorso a parte merita il capitolo del dopo Acri-Castrovillari dove vi è stata una corresponsabilità di tutti i soggetti interessati ma che alla fine ha visto pagare solo alcuni. |
PUBBLICATO 24/04/2016 | © Riproduzione Riservata

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